PENNE – La Filt Cgil di Pescara torna a chiedere al sindaco di Penne di mantenere gli impegni assunti in merito alla rimodulazione del servizio di trasporto scolastico.
La Filt Cgil, guidata dal segretario Franco Rolandi, accusa il sindaco di “omissioni e inesattezze” contenute nel comunicato stampa che l’amministrazione comunale ha inviato alla stampa. «Il Comune di Penne, a nostro avviso con alcune inesattezze ed omissioni e soprattutto con un eccesso di ottimismo, ha garantito espressamente “efficienza e continuità” in merito al nuovo servizio di trasporto scolastico (scuola bus) che, l’amministrazione guidata dal Sindaco Rocco D’Alfonso, metterà in atto con l’apertura del nuovo anno scolastico attraverso una nuova procedura ad evidenza, attualmente in via di espletamento, che affiderà per i prossimi quattro anni i servizi scuolabus. La Filt Cgil di Pescara, unitamente alla Camera del lavoro di Pescara e a quella di zona, dopo aver avuto una serie di incontri con l’amministrazione Comunale e dopo aver appreso nel dettaglio i contenuti del Capitolato e del bando di gara la cui scadenza per la presentazione di eventuali offerte è prevista per il prossimo 3 settembre, ha manifestato non poche perplessità rispetto alle possibili e pesanti ricadute sia sulle prestazioni offerte ai cittadini che sulle condizioni dei lavoratori del trasporto scolastico, a seguito della nuova riorganizzazione dei servizi. Nell’ultima riunione tenutasi lo scorso 26 agosto (in allegato il verbale), su preciso invito dell’Amministrazione Comunale e dopo che la Cgil aveva preannunciato per il fine settimana un sit in di protesta in piazza dei lavoratori e delle famiglie che utilizzano il servizio di trasporto scolastico, è stato sottoposto all’attenzione del Sindaco D’Alfonso e dell’Assessore Solini, una relazione dettagliata nella quale si evidenziano le possibili criticità e disservizi che potrebbero scaturire con la soppressione di due pulmini (da sette a cinque). In particolare nel documento (di cui si allega copia) sono state evidenziate da un lato, le diverse contrade che con il nuovo servizio non saranno più servite e, dall’altro, i disagi in termini di orari e di percorrenze che, con gli accorpamenti dei tragitti, si determineranno sulle famiglie e sui bambini trasportati. In particolare abbiamo evidenziato che in alcuni casi alcuni bambini sarebbero costretti a salire sui pulmini sin dalle ore 6.30, orari francamente più idonei per operai che si devono recare in fabbrica piuttosto che per piccoli studenti che si devono recare a scuola e ai quali non può essere imposto un tragitto di oltre un’ora su mezzi oltretutto non proprio confortevoli. Un altro aspetto che ci desta perplessità è ascrivibile al diniego che l’amministrazione comunale di Penne sta operando rispetto a coloro che in questi giorni intendono iscrivere i propri figli per il servizio scuolabus, né capiamo sinceramente i motivi per cui si stiano invitando gli utenti a ripassare a settembre. Confidiamo negli impegni assunti dal Comune (contenuti nel verbale del 26/8) e che consistono nel valutare la rispondenza delle osservazioni sindacali ed eventualmente a considerare l’eventuale necessità di reintrodurre almeno una sesta tratta (pulmino) al fine di ottimizzare il servizio di trasporto scolastico. E’ alquanto evidente che il sit in di protesta di utenti, famiglie e lavoratori, al momento soltanto sospeso, sarà immediatamente riattivato qualora l’amministrazione comunale non rispettasse gli impegni assunti».