L'accusa del segretario Pd De Bonis al sindaco
Caro Rocco,
ho cercato di parlarti, ma considerato che sei sempre superimpegnato e che anche io ho abbastanza impegni, almeno in questi ultimi tempi, ho deciso di scriverti questa lettera, con la quale posso anche esprimere a fondo i temi di cui avrei voluto parlarti personalmente e rappresentarli anche ai componenti del Coordinamento ai quali la indirizzo per conoscenza.
Siamo quasi a dieci mesi di amministrazione e sono pienamente cosciente dei problemi dovuti alle difficoltà economiche che impediscono la realizzazione di tanti progetti che avrebbero potuto vedere la luce se non ci fosse l’incombere del dissesto. Questo, ad ogni modo, è un problema che va affrontato con decisione e con una consapevolezza che presuppone anche una chiara visione strategica, sia dal punto di vista tecnico che politico, magari attraverso una decisa volontà di risanamento delle casse comunali che oggi vedono disperdersi in mille rivoli le risorse derivanti dalle tasse pagate dai cittadini.
Non posso nasconderti la mia preoccupazione riguardo l’andamento dell’amministrazione che non riesce a dare segni di vitalità, nemmeno per argomenti decisi dopo mesi di discussioni, spesso defatiganti.
Non capisco perché, ad oggi, nonostante la lunga gestazione, non sia stata realizzata la riorganizzazione dell’amministrazione comunale secondo le linee già decise nel partito e nella maggioranza. Analoga questione per quanto riguarda la ZTL, che a due mesi dall’esperimento natalizio, non ha ancora trovato una sua definizione.
Penso però che il settore in maggiore sofferenza sia quello urbanistico. Non una delibera è stata portata in Consiglio Comunale dall’insediamento ad oggi; il piano parcheggi, già proposto dalla precedente amministrazione, langue chissà dove ed il Piano Regolatore Generale, la revisione del quale è uno dei punti qualificanti del programma elettorale, non è stato nemmeno ipotizzato per una discussione.
Una inefficienza che si ripercuote anche sulle necessarie risorse di cassa che, unitamente alla grave inefficienza del servizio tributi, contribuiscono ad aggravare una crisi finanziaria che rischia di divenire drammatica.
La mia non vuole essere una critica o una polemica, ma ritengo che mio dovere sia anche quello di interpretare il sentimento comune del partito e di rappresentarlo per dare all’azione amministrativa quel contenuto politico necessario a consentire agli elettori di riconoscersi nell’attività degli amministratori.
Per ultimo la preoccupante presa di posizione del Segretario Generale e del Responsabile del Servizio Bilancio attraverso quella lettera con la quale sembrano voler prendere le distanze dalla politica, non so se con o contro il parere dell’assessore di riferimento.
Ho parlato con molti consiglieri negli ultimi giorni e da parte di tutti ho avuto la stessa insoddisfazione per come girano le cose: tante riunioni, tante discussioni, ma scarsa capacità decisionale.
Le necessità giornaliere prevalgono sulla strategia; l’incombenza ha la meglio sui programmi e non si vede all’orizzonte il delinearsi di uno scenario concreto, fatto di scadenze, progetti e cose da realizzare.
Ho intenzione di proporre una riflessione su queste questioni al Coordinamento del Partito nella prossima settimana, riunione alla quale sono sicuro che anche tu voglia partecipare.
Con immutato affetto,
Piero De Bonis