PIANELLA – Luciano D’Alfonso, Donato Di Matteo e Daniela Stati possono essere candidati, Giorgio D’Ambrosio no. Qual è la differenza tra loro?
Tutti hanno, o hanno avuto, procedimenti penali in corso ma hanno l’immunità, il povero ex sindaco di Pianella non può candidarsi. Intanto, dura reazione contro Tabacci, come se D’Ambrosio fosse l’unico problema della coalizione di centrosinistra. “Se il Centro democratico non vorrà risolvere la situazione incresciosa che ha determinato, provocando oggettivamente un vulnus nei rapporti con le altre componenti della coalizione, sarà considerato estraneo a Insieme il nuovo Abruzzo”. Lo scrivono, in un documento unitario, i partiti che formano la coalizione di centrosinistra in vista delle regionali del 25 maggio, a proposito della candidatura di Giorgio D’Ambrosio, inserito nella lista provinciale pescarese del Cd all’ultimo minuto e a quanto pare all’insaputa di tutti. Intanto il leader del Centro Democratico, Bruno Tabacci, domani sarà in Abruzzo. La visita, con tutta probabilità, sarà anche un’occasione per chiarire la questione della candidatura di D’Ambrosio. “I partiti e le liste civiche che formano la coalizione ‘Insieme il nuovo Abruzzo’ con il candidato alla presidenza della Regione, Luciano D’Alfonso – si legge nel documento -, esprimono una netta disapprovazione per la scelta fatta dalla Segreteria del Centro democratico di candidare in extremis e all’insaputa di tutti, persino degli stessi candidati della lista pescarese del Centro democratico, Giorgio D’Ambrosio, la cui candidatura era stata giudicata inopportuna dal Partito Democratico e dalle altre forze della coalizione”. La coalizione esprime apprezzamento per la decisione dei candidati pescaresi del Centro democratico di “revocare l’accettazione della loro candidatura qualora non venga ripristinata la lista originaria col ritiro di D’Ambrosio. Una scelta – dicono i partiti – che mostra forte consapevolezza e la volontà di adoperarsi a favore del progetto politico della coalizione, respingendo con decisione un modo di far politica inaccettabile per le forze democratiche e riformiste”. “L’Abruzzo – si legge ancora nel documento – ha bisogno di intraprendere un percorso politico e amministrativo di innovazione e di progresso nel rapporto tra le istituzioni, la società e l’economia. A questo percorso si può partecipare e prendere parte ma occorrono correttezza e lealtà, condizioni che in questa particolare vicenda della candidatura di D’Ambrosio non si sono verificate”. “E non resta che prenderne atto, rilanciando la nostra coalizione nella chiarezza dei rapporti tra i partiti e le liste che la sostengono”, conclude il documento, firmato da Silvio Paolucci (Pd), Tommaso Di Febo (Sel), Alfonso Mascitelli (Idv), Giulio Borrelli (Abruzzo Civico), Massimo Carugno (Psi), Lista civica Regione facile, Lista civica Valore Abruzzo e dal candidato presidente Luciano D’Alfonso.
SULPIZIO SI RITIRA. “Ho inviato un fax al tribunale di Pescara ed ho comunicato che io non sono più candidato”. Lo dice all’ANSA Adelchi Sulpizio, uno dei sette candidati nella lista provinciale pescarese del Centro Democratico in vista delle elezioni regionali del 25 maggio, dopo l’inserimento in lista all’ultimo minuto e a quanto pare all’insaputa di tutti di Giorgio D’Ambrosio, candidato nonostante il Pd avesse deciso di tenerlo fuori. Allo stesso modo, secondo quanto appreso, si starebbero muovendo altri tre candidati. Gli esponenti del Centro Democratico contrari alla presenza in lista di D’Ambrosio stanno valutando non solo politicamente, ma anche giuridicamente le possibili strade da percorrere, considerando che le liste sono già state depositate. Sulpizio aveva già anticipato le sue intenzioni ieri sera. “Io se c’è D’Ambrosio in lista non mi candido”, aveva sottolineato, spiegando che “fino a stamattina (ieri mattina per chi legge, ndr) sapevamo che in lista c’erano sette persone e determinati nomi, poi, nel primo pomeriggio, abbiamo appreso che hanno candidato un’altra persona, cioè D’Ambrosio”. Sempre ieri, alcuni componenti della lista pescarese del Centro Democratico hanno inviato un documento al partito nazionale per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Adelchi comunque è candidato al Comune di Pescara.