Il capogruppo della maggioranza facente capo alla coalizione civica “Progetto Futuro”, Alessandro Minetti, interviene in replica alle affermazioi del consigliere di minoranza del PD Gianni Filippone, il quale lamenta una scarsa condivisione del PRG.
“Solo il sistematico quanto infruttuoso tentativo di sabotare il lavoro che i consiglieri comunali hanno condotto a beneficio della cittadinanza – esordisce Minetti – che Filippone pone in essere ormai in maniera ossessiva, può spiegare una ricostruzione totalmente falsa e persino ridicola delle vicende inerenti l’adozione del nuovo PRG”.
“ In primo luogo, spiega il capogruppo, Filippone omette di riferire che il provvedimento è stato votato favorevolmente dall’unanimità dei consiglieri comunali presenti, sia di maggioranza che di opposizione, proprio sulla base della possibilità che è stata data a tutti gli eletti in consiglio comunale di confrontarsi, sia sotto il profilo tecnico che politico, e di formulare chiarimenti e proposte, ma l’aspetto più inquietante è il tentativo di nascondere all’opinione pubblica la ragione per la quale egli non era presente ai lavori, e cioè l’esistenza di interessi personali che, per legge, lo rendono incompatibile con la partecipazione al voto ed alla discussione sul tema”.
“ Sarebbe opportuno – prosegue Minetti – che Filippone, ma soprattutto il partito che si fa rappresentare da lui, si chiedessero se non dipenda proprio da tali atteggiamenti di grave incoerenza ed inaffidabilità politica se, sistematicamente, dopo ogni consultazione elettorale il consigliere più anziano dell’assise rimane sistematicamente isolato tra i banchi del consiglio comunale, poiché, tutti quelli che inizialmente, pur con le migliori intenzioni, fanno gruppo con lui sono costretti a spostarsi altrove.”
“ Pertanto, l’ultima iniziativa assunta dal Filippone, vede un consigliere comunale che non può votare per conflitto di interessi ed un tecnico che lavora, a chiamata fiduciaria, per un comune di un’altra provincia, impegnati a spiegare ai cittadini di Pianella quello che è stato un lavoro pluriennale e condiviso in innumerevoli circostante con tutti i portatori di interesse presenti sul territorio, che avuto il plauso di organismi sovraordinati ed è stato votato all’unanimità dai consiglieri: siamo alla farsa”.
“Ovviamente, conclude Minetti, come ha dimostrato l’inequivoco risultato elettorale, la cittadinanza non ha dubbi su dove risieda la competenza, la serietà e la legittimazione ad assumere le decisioni per il futuro della nostra collettività, che non a caso, si è ben guardata dall’affidare a Filippone.”