PIANELLA – Inizia sotto il segno delle polemiche la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio Comunale di Pianella, in quanto in questi giorni due eventi tengono banco in seno all’amministrazione comunale, come illustra in una nota il leader dell’opposizione in seno al consiglio uscente e candidato Sindaco della lista “Progetto Comune” per le prossime elezioni di maggio, Sandro Marinelli.
“Con profondo rammarico abbiamo dovuto prendere atto della perdita anche dell’ultimo presidio di giustizia rimasto sul nostro territorio poichè il Sindaco D’Ambrosio non ha mosso un dito per cercare di salvare la sede del giudice di pace, limitandosi, dietro diffide ed insistenze del sottoscritto in consiglio comunale, a convocare una riunione alla quale dei 13 interessati hanno preso parte i soli sindaci di Cepagatti e Catignano. Ovviamente a pochi giorni dalla scadenza del termine per prendere l’impegno con il Ministero della Giustizia, nessuno poteva seriamente pensare di trovare la soluzione ad una problematica che andava affrontata già dal novembre scorso con progettualità e coinvolgimento degli altri comuni, come avvenuto ad esempio per Penne che è riuscita a mantenere la sede.” Ma quello della chiusura degli uffici del Giudice di Pace non è l’unico argomento che tiene banco in questi giorni a Pianella, poiché un pignoramento per i debiti del comune ha colpito sia la tesoreria comunale che la società partecipata di riscossione, la Ris.co. Pescara s.r.l.“ L’ennesimo pignoramento per l’incapacità della gestione D’Ambrosio di far fronte ai debiti contratti sta spingendo verso il fallimento il Comune di Pianella – afferma Marinelli – poiché sta venendo drammaticamente a galla la inesistenza, o comunque l’inesigibilità, dei presunti crediti del Comune verso terzi, a fronte della drammatica attualità e concretezza di un monte debiti dell’Ente che cresce esponenzialmente ed al quale non si riesce a far fronte”. “Nello specifico – continua il candidato Sindaco di Progetto Comune – si tratta di debiti con la DECO S.p.a., che risalgono ai servizi del 2006 per un importo complessivo di € 469.321,65, con una quota di interessi da ritardato pagamento di oltre 50.000,00 euro che, per quanto ci riguarda, ci impegniamo a far rientrare nelle casse comunali mediante apposita iniziativa per danno erariale dinanzi alla Corte dei Conti, unitamente ai vari provvedimenti in programma che porteremmo avanti per ridurre immediatamente la spesa corrente e risanare il bilancio entro il 2015”. “ La cosa obiettivamente sorprendente in questa situazione – conclude Marinelli – è che dopo aver condotto la cittadinanza ad un punto drammatico sotto il profilo finanziario, dopo trent’anni di ininterrotta gestione personale e nonostante sia stato abbandonato dalla totalità dei componenti della passata amministrazione, D’ambrosio pensi di poter ancora a gestire il denaro pubblico.”