Emergono le prime stime del Progetto: “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”, un’iniziativa promossa dal Gruppo Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia – Ente Morale già dal 1927 – e sostenuta da molti Enti e Associazioni, tra i quali l’ANCI, Associazione, quest’ultima, che riunisce la maggior parte dei Comuni Italiani. Il progetto è stato ideato con lo scopo di celebrare il Centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria presso il Vittoriano a Roma, anniversario che ricorrerà il 4 novembre 2021.
Nel mese di agosto, erano circa 2600 i Comuni italiani che avevano deliberato la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, e assai condiviso era l’auspicio di arrivare alla fine del progetto a circa 4.000 cittadinanze documentate insieme alla volontà di continuare il programma sino al 2022. Tra i Comuni che si sono fregiati di concedere la Cittadinanza ve ne sono 92 in Abruzzo, e di questi: 38 sono in Provincia dell’Aquila, 17 in Provincia di Chieti, 18 in Provincia di Pescara e 19 in Provincia di Teramo.
“L’unico caso nazionale – dice Di Tonto – nel quale si è deliberato di non conferire la Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto è stato quello di Pianella”.
In data 29 ottobre 2020 il Consiglio Comunale, riunito in assise pubblica ha affrontato la mozione proposta dal Consigliere Comunale Massimo Di Tonto, respingendola, con 9 voti contrari, tra i quali spicca il voto e l’intervento della Consigliera Nazionale Anci, 2 voti favorevoli e 2 assenti.
Il Consigliere Di Tonto aveva ricordato in quella occasione la motivazione della Medaglia d’Oro al Milite Ignoto, quale: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, [che] resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria” ed aveva rilevato che nel corso degli anni quel Soldato di nessuno era divenuto il Soldato di tutti, simbolo del valore e del sacrificio dei combattenti durante la Prima Guerra Mondiale e comunque di tutti i caduti per la Patria.
Perciò l’interesse del Comune di Pianella di aderire alla iniziativa, si individuava nella contribuzione alla tutela e diffusione della conoscenza della storia del valore italiano nonché nel mantenere viva la tradizione della gloria italiana, con il fine di essere di esempio ed incitamento per tutti ed in particolare per le future generazioni, affinché operassero per il bene della Patria.
Tuttavia le motivazioni sottese al voto consiliare risultano prive di senso patriottico e relegano il Comune in una profonda solitudine istituzionale, lasciando una ferita ed un vuoto incolmabili.
La vicenda ha avuto anche un seguito grazie alla missiva spedita dal Consigliere Di Tonto al Presidente della Repubblica nella quale si sottolineava come la proposta di concessione della Cittadinanza Onoraria e l’adesione al progetto avessero l’intento di fornire un esempio di ispirazione specialmente in un momento storico così complesso quale quello determinato dalla pandemia, periodo nel quale solo grazie ad uno spirito unitario di forte sentimento di ricostruzione morale e materiale, si potrà portare nuovo lustro al Paese; il Consigliere Di Tonto aveva chiesto di intervenire per sanare la ferita alle istituzioni, perpetrata dal Consiglio Comunale di Pianella, rimettendosi, però, alle valutazioni del Presidente della Repubblica.