“L’auspicato salto di qualità rispetto agli infortuni che la neo maggioranza ha accumulato in serie dall’inizio del mandato purtroppo non c’è stato nemmeno nell’ultimo consiglio comunale, nel quale la situazione si è ulteriormente aggravata”. Così, i consiglieri di minoranza Francesco Chiarieri, Sandro Marinelli, Romeo Aramini e Giorgio Pozzi si pronunciano all’esito dello svolgimento del consiglio dello scorso 19 dicembre.
“Continuano le contraddizioni ed i ripensamenti su svariati punti all’ordine del giorno, e tutto quello che la maggioranza sostiene non viene mai documentato da atti scritti e depositati, ma semplicemente evocati verbalmente, senza lasciare mai nulla nero su bianco – come se la pubblica amministrazione fosse un’assemblea condominiale, proseguono i consiglieri di opposizione –. Siamo seriamente preoccupati per il futuro della città, poiché la maggioranza inspiegabilmente non ha accolto la nostra richiesta di invito per la partecipazione alla seduta del revisore contabile, che sarebbe stata opportuna per chiarire alcuni passaggi tecnici sul bilancio previsionale in approvazione, dopo aver rilevato che nella nota integrativa approvata dalla giunta era stato occultato il debito di circa 1 mln di euro generato dalla sentenza a favore di Ambiente spa, con responsabilità ascrivibili integralmente alla giunta 2008-2013, della quale sono stati infausti protagonisti proprio l’attuale sindaco Manella e l’ex Giorgio D’Ambrosio, e che, nel corrente bilancio, avrebbe dovuto prevedere una adeguata appostazione del cosiddetto fondo contenzioso, sul quale invece la maggioranza ha rifiutato sia il confronto col revisore sia l’esibizione dei documenti che lo stesso aveva inviato.
Di illuminante evidenza sulla natura estremamente clientelare che si è dato a questo inizio di consiliatura, anche le inconsistenti giustificazioni della vicesindaco Giansante la quale, interpellata per la concessione irregolare di un patrocinio ad una associazione non locale che organizzava un torneo di burraco nella frazione di Castellana, si giustificava dicendo che non c’era stato alcun patrocinio concesso e che l’associazione aveva regolarmente pagato per utilizzare la sala polivalente; due dettagli, però, rendono chiara la natura della vicenda: le locandine che promuovevano l’evento riportavano testualmente la concessione del patrocinio (negato in aula dalla Giansante) da parte del comune di Pianella, ed il pagamento della sala avveniva ben 23 giorni dopo l’utilizzo del locale e solo a seguito dell’interpellanza consiliare di minoranza, nell’evidente tentativo di rimediare maldestramente all’utilizzo irregolare delle risorse pubbliche che sembra diventare un’abitudine per questa amministrazione.
Altre questioni, sulle quali abbiamo registrato un contegno della maggioranza del tutto inadeguato, riguardano la vicenda del finanziamento dei lavori per il Palazzo De Caro e l’ex mercato coperto, per il quale, dopo avere per mesi sostenuto un’inesistente definanziamento, il sindaco ha dovuto ammettere che non ci sono problemi ad avviare i lavori, ma, purtroppo, la incapacità decisionale della giunta ha fatto perdere mesi decisivi per il rispetto del cronoprogramma dell’opera. Anche sulla questione dei 200.000,00 persi per l’efficientamento dello stadio, la giustificazione dell’assessore Berardinucci è servita per dimostrare come vi sia una responsabilità esclusiva della giunta per il mancato ingresso in graduatoria: lo stesso, infatti, ha sostenuto di non poter cofinanziare l’opera con il bilancio del comune di Pianella e quindi che era impossibile avere punteggi ulteriori in graduatoria, senza accorgersi, tuttavia, che in tutte le sedute di consiglio comunale tenutesi dall’insediamento, con i suoi colleghi di giunta portava in consiglio plurime delibere di variazione al bilancio per spostare somme ben più consistenti di quelle necessarie per il cofinanziamento che avrebbe assicurato l’aggiudicazione del bando, con ciò confermando tutti i dubbi sulla propria adeguatezza al ruolo.
Infine, le vicende relative al mancato taglio delle indennità del sindaco, la cui fallace versione sulla impossibilità tecnica del provvedimento è stata smentita in aula dalla semplice lettura di apposita norma del decreto milleproroghe, ed alle oramai non più tollerabili inerzie in ordine all’avvio dei lavori per lo spostamento dei locali del 118, rimandano ad un quadro di grave improvvisazione e inesistente capacità risolutiva.”
Concludono i consiglieri di minoranza:“ I cittadini meritano maggiore serietà e trasparenza dagli amministratori poiché abbiamo impiegato anni per ridare dignità e rispetto ad una gestione politica totalmente compromessa sotto il profilo amministrativo ed etico e di certo non possiamo consentire che si torni, come purtroppo sta avvenendo giorno per giorno, a quegli infausti sistemi.”