Penne, cinquanta pagine di solamente nero. Il ministero smaschera il Comune, il prefetto lo diffida

PENNE – Regalie ai dipendenti senza controlli, la mancata vendita della Vestina Gas, sito web del Comune con deficit di trasparenza: è impietosa la relazione giunta due mesi fa in Comune dal ministero dell’economia.

E da ieri il prefetto diffida il Comune i cui organi hanno omesso di varare il bilancio di previsione 2016 ed ora lo devono fare entro 20 giorni. Dovrà occuparsene invece la nuova amministrazione comunale: Penne, chiamata al voto il 5 giugno, non avrà prima di un mese, se tutto andrà bene, il suo bilancio. Resta la brutta figura istituzionale comunicata al presidente del consiglio comunale uscente, l’avvocato Gabriele Vellante, da Francesco Provolo, il prefetto di Pescara. Ma a dare il senso di come l’ente locale pennese sia gestito, c’è molto altro. Sono ben 13 le censure mosse dagli ispettori ministeriali dell’economia e finanze al Comune che si è guardato bene dal renderle pubbliche informando il consiglio comunale. Eppure è dal 22 marzo che la relazione dell’ispettorato generale di finanza è protocollata in Comune. Del resto, la trasparenza pare un opzional da queste parti. E infatti lo mettono nero su bianco le due ispettrici che l’anno scorso studiarono una mole impressionante di documenti nel quinquennio 2010-2015 soprattutto e che scrivono anche alla corte dei Conti. Penne non ha adempiuto agli obblighi di trasparenza e pubblicità per l’incompletezza della sezione amministrazione trasparente presente nel sito istituzionale del Comune. La stessa relazione di fine mandato, che prevede sanzioni pesantissime per chi la omette o la ritarda, è stata pubblicata con un avventuroso gioco di date: per il Comune il 7 aprile anziché metà maggio come parrebbe a chi ne ha fatto oggetto di un accesso civico e comunque mimetizzata nel sito. In ogni caso, le irregolarità stigmatizzate dal ministero chiamano in causa anche la segreteria generale retta fino al 2013 da Nunzia Buccilli e da allora da Francesca Vecchi: dovrebbero spiegare qualcosa a tanti su diverse materie. Come il personale. Il ministero di Padoan infatti segnala il mancato rispetto del principio tendenziale di riduzione della spesa del personale per il 2014. Spicca la mancata previsione della totale dismissione della partecipazione in Vestina Gas srl ai sensi della legge 190 del 2014. Mai sottoscritta la convenzione con i Comuni di Nocciano e di Farindola dove lavorano alcune figure apicali pennesi. Irregolare l’erogazione della retribuzione di posizione in misura non proporzionata al rapporto di lavoro part time. E poi tutta la mala gestio del personale: compensi erogati per l’incentivo in assenza di controlli e di valutazione, la sbagliata ripartizione degli incentivi di progettazione anche in caso di affidamento all’esterno. E sulle posizioni organizzative attribuite ai responsabili, le erogazioni di indennità di risultato sono state operate in assenza di un nucleo interno di valutazione. Alla segretaria comunale c’è stata un’irregolare corresponsione dell’indennità di risultato. Bocciati i parcheggi pubblici assegnati in proroga dal 2006 al 2014, così come l’affidamento diretto del servizio di gestione di calore degli edifici comunali in assenza di un regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in economia. E per finire l’affidamento diretto dei servizi tecnici di cui all’art.91 del codice degli appalti nel caso di incarichi per i quali è stimato un corrispettivo inferiore a 40 mila euro in assenza di regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in economia. Persino il governo amico di Renzi ha certificato il solamente nero del Comune.

Berardo Lupacchini

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