Pubblichiamo la proposta all'Amministrazione comunale di Penne di attivare, nel bilancio 2012, un fondo per i giovani lavoratori precari pennesi. L'iniziativa sarà illustrata dal Presidente del Consiglio comunale di Penne, Gabriele Vellante, in occasione della prossima seduta dell'assise civica, in programma lunedì 30 gennaio 2012, alle ore 17.
Egregio Presidente del Consiglio comunale, la crisi economica che sta drammaticamente interessando il nostro paese, e in particolare la nostra Città, ha pesanti ripercussioni soprattutto sulle giovani generazioni costrette alla precarietà e all’assenza di prospettive professionali certe e garantite. A rendere ancor più preoccupante lo scenario socio-economico sta anche il fatto che in Italia, a differenza di quanto accade in molti Paesi europei, non esiste alcuna politica che permetta ai giovani, al termine del loro percorso di studi, di acquisire una condizione di autonomia dalla propria famiglia di origine e di affrontare liberamente la ricerca di un lavoro, che sia espressione delle proprie competenze. Ricordo inoltre che il sistema di ammortizzatori sociali in Italia esclude circa il 50% dei disoccupati che non hanno alcuna copertura economica, a fronte di una media europea che si attesta intorno al 20-30%. Alla luce di quanto illustrato, Le chiediamo di approfondire la nostra proposta. Crediamo che sia necessaria, infatti, l’istituzione di una forma di intervento economico, equiparabile al reddito sociale garantito, quale misura concreta per aiutare i giovani pennesi e allontanare i rischi sempre più forti dell’esclusione sociale legata alla precarietà lavorativa. La presente proposta intende offrire, dunque, una misura di sostegno ai giovani pennesi inoccupati, disoccupati e occupati, di un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, con contratti di lavoro temporanei che non percepiscono più di 5 mila euro lordi l’anno. Il reddito minimo garantito, introdotto e reso operativo secondo un Regolamento comunale che ne calcoli anche i criteri di proporzionalità in apposite fasce di reddito, potrà inoltre coprire i periodi di inattività forzata e consentire a chi cerca un’occupazione di non essere costretto ad accettare qualsiasi soluzione contrattuale subendo il ricatto per mancanza di reddito. Il fondo comunale in oggetto, stimabile intorno ai 65 mila euro, potrà essere costituito e finanziato con risorse generate dal bilancio comunale, attingendo dal capitolo delle entrate tributarie, che, nel 2013, prevederà evidentemente maggiori entrate grazie all’introduzione dell’I.M.U. che, a differenza della vecchia Imposta sugli Immobili comunali (I.C.I.), ha maglie più larghe e consente dunque maggiori introiti all’ente vestino. Sono beneficiari del reddito minimo garantito: a) b) c) d) i disoccupati; gli inoccupati; i lavoratori precariamente occupati; le persone prive di retribuzione. I beneficiari indicati devono: – essere residenti nel Comune da almeno tre anni; – essere iscritti al centro per l’impiego; – avere nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito personale imponibile non superiore a 5 mila euro annui. A norma dell’articolo 20, numero 1, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale di Penne, approvato con deliberazione n°30 del 29 settembre 1999, Le chiediamo di informare l’Assemblea municipale della nostra proposta politica, affinché sia oggetto di approfondimento da parte dei Consiglieri comunali. Cordiali saluti.
Il Coordinatore cittadino del Pdl di Penne Antonio Baldacchini