PENNE – “Chiedo al sindaco di farsi carico del grosso problema dato dall’IMU sulle seconde case al 10, 6 per 1000 per le quali non è prevista l’aliquota agevolata sui comodati gratuiti fra genitori e figli.
In caso contrario, a settembre lascerò questa maggioranza che usa la leva fiscale in modo esagerato e dannoso per una Penne in difficoltà”: azzanna così la giunta D’Alfonso, Gabriele Pasqualone, consigliere di maggioranza. La questione dell’IMU lo tocca in prima persona, essendo proprietario di diversi immobili a Penne, al contrario del sindaco che nel capoluogo vestino non ha immobili intestati: ce l’ha a Reggio Emilia e Silvi. “Penne non è certo Vieste dove i turisti acquistano le seconde case per le vacanze. A Penne gli immobili sono compratii con tanti sacrifici da chi lavora nelel fabbriche del Nord o acquisiti per eredità”, osserva Pasqualone del partito democratico, ma da tempo critico verso l’amministrazione. “C’è bisogno a settembre anche di una verifica politica per tracciare finalmente una strada da seguire”. Anche Remo Evangelista dell’Api spinge affinché si possa rivedere l’aliquota sulle seconde case per ciò che riguarda la cessione in comodato gratuito genitori-figli. “Proviamoci, se possibile tecnicamente, entro il 30 settembre, termine entro cui la legge consente la fissazione delle aliquote”.