Ospizio, Recubini replica e affonda Rocco D’Alfonso

PENNE – Dura la replica del presidente dell’Asp, Dario Recubini, al sindaco di Penne Rocco D’Alfonso, sulla vicenda di caos che regna all’interno della Casa di riposo vestina. Ecco la nota dell’Asp.

“In relazione alle notizia apparse in data odierna negli organi di stampa, il Presidente ASP rileva che è chiaramente strumentale mettere insieme le disfunzioni e le carenze rilevate dai Nas per la casa di riposo per anziani di Penne con l’ospitalità dei profughi. Si tratta di due vicende separate e l’eventuale trasferimento degli ospiti anziani non dipende affatto dalla presenza dei profughi. Questi ultimi, infatti, sono sono collocati in locali totalmente diversi rispetto a quelli occupati dalla casa di riposo. I Nas, è il caso di sottolinearlo, hanno certificato le carenze strutturali nella casa di riposo che vive da decenni in una situazione di criticità, trattandosi di strutture di metà dell’800. Su questo punto l’ASP precisa che, nei due anni trascorsi dalla sua costituzione, ha già stanziato oltre 70.000 €uro per i primi lavori di adeguamento infrastrutturale. Nonostante ciò, la direzione della Asp, preso atto delle persistenti inadeguatezze strutturali rilevate dagli Organi di controllo, ha approntato un piano di tre mesi per trovare una sistemazione migliore agli anziani ospiti della casa di riposo. Per quanto riguarda invece l’accoglienza per i migranti svolta per conto della Prefettura, sono stati fatti a locali attigui originariamente dismessi alcuni adeguamenti, che hanno permesso di avviare il programma di accoglienza. Non risponde al vero, dunque, dire che gli anziani sono stati sfrattati per far posto agli immigrati: si tratta di due programmi di ospitalità differenti che richiedono diversi standard di sicurezza e che riguardano strutture diverse. Siamo invece convinti che ci troviamo di fronte ad una strumentalizzazione di tale situazione, che sa benissimo che le carenze strutturali rilevate dai Nas provengono da lontano e sono figlie anche delle gestioni precedenti e delle carenze della legge regionale n. 17 varata nel 2011, che ha soppresso le fonti di finanziamento previste dalle precedenti leggi regionali (l.r. 110/98 e l.r. 125/99) e non ha previsto le necessarie risorse per gli adeguamenti delle strutture, vecchie di secoli, trasferite alle ASP. La risoluzione dei problemi non passa attraverso esposti alla Procura ma attraverso una assunzione di responsabilità di tutti i soggetti istituzionali, che devono farsi carico della sempre maggiore necessità di dotare il territorio di strutture idonee ad accogliere i nostri anziani”.

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