PENNE – In merito alla lettera del sindaco Rocco D’Alfonso pubblicata, interviene il lettore Giovanni Sgandurra.

“Gent.mo Direttore, leggo sul vostro giornale on-line l’articolo in oggetto. Scrivo perché sono uno dei sette che ha firmato il ricorso contro Rocco D’Alfonso, ed ha pagato personalmente a causa della sentenza del giudice Bozza. Le sentenze si rispettano, diversamente andiamo nel Far West, ma si possono anche discutere. La sentenza é stata definita dai tanti in molti modi che non cito perché per me il rispetto per la magistratura é fondamentale in uno stato democratico. Io, e gli altri compagni di disavventura, l’abbiamo percepita come una barriera che le nostre risorse economiche non permettevano di superare. Quanto alla trasparenza, il sig. Rocco D’Alfonso si é auto definito “professore universitario alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna”. Dal suo curriculum si evince chiaramente che é stato insegnante a contratto per un solo anno accademico e che, per il resto, ha svolto lezioni diverse. Evidentemente il sottoscritto ed il sig. Rocco D’Alfonso abbiamo due idee contrapposte sulla trasparenza e sui titoli universitari e sul loro uso. Un solo rimpianto: ho votato questo signore. Non si finisce mai di sbagliare. Con cordialità. Dott. Ing. Giovanni Sgandurra”.