IL PD PENNESE ATTACCA

Non ci aspettavamo che l’incontro svoltosi in Regione Abruzzo lo scorso 12 dicembre per trovare una soluzione per i 30 disabili gravi ospitati presso la Fondazione Papa Paolo VI dovesse essere una kermesse di “nomi altisonanti” come definito dall’Assessore Di Vincenzo ma fosse prodromico alla ricerca di una soluzione.

Ci è sembrato un becero attacco politico segnalare le assenze del Presidente della Regione D’Alfonso e dell’Assessore Regionale Paolucci, considerando il fatto che in rappresentanza del governo Regionale era già presente Rocco D’Alfonso, molto attivo e sensibile sulla questione oggetto del tavolo (il gruppo consiliare Penne Viva ha accusato noi di strumentalizzare politicamente la vicenda, ma ci sembra palese che tale sia un’attività alla quale l’attuale amministrazione pennese è molto dedita). Ma se vogliamo giocare al gioco delle assenze, allora bisogna segnalare la latitanza “INGOMBRANTE” dell’Assessore Comunale alle Politiche Sanitarie Dott.ssa Giuseppina Tulli durante l’intera vicenda, considerando i notevoli risvolti sanitari che la vicenda in questione riveste. Se il suo, alquanto burrascoso, passato professionale dovesse risultare un ostacolo alla sfera politica di competenza riteniamo che la Dott.ssa Tulli non sia più in grado di ricoprire la carica di Assessore comunale e sia opportuno che faccia un passo indietro in considerazione anche del fatto che la stessa fosse a conoscenza sia delle scelte assistenziali in corso all’interno della Paolo VI che delle problematiche strutturali dell’edificio attualmente occupato (ciò si evince anche dalla nota inviata al Sindaco del massimo responsabile della Fondazione Paolo VI).

Bisogna anche ricordare che la ex amministrazione comunale (sulla quale ricade la competenza in ambito sociale) aveva attivato procedure per la ricerca di locali idonei. L’attuale amministrazione, nonostante le sollecitazioni della Fondazione nulla ha fatto in questi ultimi 18 mesi. Pertanto, quali lezioni o proclami il Sindaco Semproni ed i componenti della sua giunta possono dare?

Anche in questa dolorosa vicenda si segnala l’assenza del Comune di Penne nella fase di progettazione e programmazione delle attività ricadenti nell’ambito sociale.

Il Sindaco Semproni e l’Assessore Di Vincenzo si sono limitati a portare alla ratifica del Consiglio Comunale un piano di azione sociale sviluppato da altri Comuni senza la loro partecipazione (ciò è riscontrabile dall’esame di verbali delle riunioni degli organismi che hanno redatto le linee operative sul sociale nell’ambito del territorio vestino). Quella era la fase nella quale il Comune di Penne doveva far sentire il suo peso visto che già da marzo era a conoscenza delle problematiche della Paolo VI.Che bella contraddizione: solo oggi si cerca di coinvolgere altri Comuni ma purtroppo per Penne potrebbe essere troppo tardi.

Fin quando definite noi esponenti di un partito politico delle allodole, ci lasciamo scivolare addosso queste accuse bambinesche, ma non possiamo perdonarvi il fatto usare tale definizione nei confronti di quelle persone che da anni lottano per i diritti dei disabili, quali gli esponenti della Onlus Abbattiamo le Barriere ed i rappresentanti delle famiglie dei disabili, entrambi presenti al tavolo. Questo è inaccettabile.

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