PENNE – Il PD è in forte difficoltà. Lo dimostra il manifesto politico con il quale il partito di Renzi ha duramente contestato l’operato dell’opposizione, quasi fosse il PD stesso a sedere sui banchi della minoranza.

Il partito che guida il Comune dovrebbe parlare ai cittadini (o elettori) solo con delibere e determine. Cioè con fatti concreti e in silenzio. Dietro questa reazione, è evidente, naviga un PD in forte difficoltà, accerchiato e isolato. E poi, all’orizzonte, ci sarebbe una campagna elettorale da affrontare con rinnovamento, dopo le scelte impopolari attuate per mettere tappi al bilancio e programmare qualche opera inopportuna, come la costruenda scuola elementare in via dei Lanaioli, figlia di una scarsa programmazione. Senza contare che la maggioranza si regge per uno o due voti, cioè quando Vellante e Solini votano. E poi, c’è la domanda principe: con quale candidato sindaco? L’attuale primo cittadino sembra improponibile secondo alcuni autorevoli democrat, mentre il suo vice, Ennio Napoletano, accolito dell’assessore regionale Donato Di Matteo, non è gradito all’area popolare. Insomma, il PD corre in ordine sparso.