I sindaci PD contro Paolucci: no alla chiusura del punto nascita. Lacchetta passa con i democrat

MONTEBELLO DI BERTONA – Comunicato del sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, in merito alla ipotesi di chiusura del punto nascite dell’ospedale San Massimo.

Dal comunicato, che annuncia la posizione politica di quattro distinte amministrazioni comunali vestine, scopriamo che il sindaco di Farindola, il giovane ingegnere Ilario Lacchetta, si è iscritto improvvisamente al PD. Ecco il testo del comunicato. “Ieri sera, a Montebello di Bertona, si è svolto un incontro tra i quattro sindaci del Partito Democratico dell’area vestina per fare il punto sulle iniziative da assumere in difesa del punto nascita dell’ospedale S. Massimo di Penne. Erano presenti Rocco D’Alfonso, sindaco del capoluogo vestino, Gabriele Starinieri di Loreto Aprutino, Ilario Lacchetta di Farindola e Venanzio Fidanza di Montebello. Erano inoltre presenti vari segretari dei circoli PD dell’area vestina. Dall’incontro è scaturito il seguente documento politico, pienamente condiviso da tutti i partecipanti: «I sindaci del Partito Democratico dell’area vestina ribadiscono categoricamente la loro contrarietà alla chiusura del punto nascita dell’Ospedale S. Massimo di Penne. L’eventuale soppressione del punto nascita determinerebbe infatti un danno gravissimo alla popolazione dell’entroterra, privandola di un servizio sanitario di vitale importanza e che negli ultimi anni ha fatto registrare un sensibile incremento sia del numero dei parti, sia degli interventi di ginecologia specialistica e delle prestazioni ambulatoriali. Tale posizione è stata già espressa da sedici sindaci dell’area vestina e di alcuni Comuni del teramano (Penne, Pianella, Loreto Aprutino, Collecorvino, Farindola, Montebello di Bertona, Villa Celiera, Picciano, Elice, Civitella Casanova, Carpineto della Nora, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Bisenti, Arsita, Montefino), che circa un mese fa hanno approvato e sottoscritto una petizione in difesa del punto nascita pennese, inviandola al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e all’assessore alla Sanità Silvio Paolucci. I sindaci PD del territorio vestino sottolineano la necessità che le autorità regionali facciano proprie le istanze avanzate da tutti questi sindaci, i quali chiedono una deroga al decreto Fazio per il punto nascita pennese, basata sulle pessime condizioni della viabilità che collega l’entroterra vestino alla costa, deroga prevista peraltro dallo stesso decreto Fazio. I quattro sindaci del Partito Democratico richiedono inoltre all’assessore Paolucci un immediato incontro in cui esternare tutte le importanti ragioni che giustificano la sopravvivenza del punto nascita del S. Massimo e in cui ascoltare dall’assessore i reali propositi riguardo il destino del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio pennese».

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