PENNE – Il sindaco Rocco D’Alfonso replica a Sel, dopo l’attacco che il partito di Vendola gli aveva spedito ieri a mezzo stampa. Il tema è sempre lo stesso: trasporto scolastico e delocalizzazione della scuola elementare “Mario Giardini”. Ecco la nota del primo cittadino.
“E’ singolare che un partito politico che votò contro l’approvazione del piano sociale che stanziava circa 80.000 euro in più dell’anno precedente per compensare i mancati trasferimenti della Regione, pubblichi oggi un comunicato stampa in cui accusa la stessa Amministrazione di scarsa sensibilità sociale. Si accusa l’Amministrazione D’Alfonso di attaccare addirittura il diritto costituzionale all’istruzione difendendo una scuola vecchia di 60 anni (con tutti i problemi che questo comporta) e cercando in tutti i modi di contrastare il progetto di realizzazione di una nuova scuola che permetterà agli alunni di poter finalmente avere una struttura efficiente ed all’altezza delle esigenze dei moderni sistemi di insegnamento, dimenticando, nel frattempo, che lo scorso anno lo stesso partito partecipò alla campagna di allarmismo ingiustificato per veicolare tra i genitori la notizia che la scuola Mario Giardini era a rischio di crollo, giocando sull’equivoco del rischio sismico che riguarda, come noto, la maggior parte delle costruzioni di Penne. Oggi si tira in ballo addirittura la Costituzione per denunciare la pervicace volontà dell’Amministrazione comunale nell’infierire sul diritto all’istruzione perché si sta tentando di rendere più efficienti i servizi di trasporto degli studenti, anche attraverso l’eliminazione di alcune inefficienze e sprechi che gravano su tutti i cittadini di Penne. La Corte dei Conti ha richiamato le pubbliche amministrazioni all’osservanza dei parametri che devono essere alla base della gestione dei servizi e, per quelli a domanda individuale, come nel caso degli scuolabus, la partecipazione degli utenti non può essere inferiore al 36% della spesa. Attualmente la percentuale è all’11%. Ne consegue che gli amministratori sono soggetti a responsabilità patrimoniale per i danni causati alle casse comunali, oltre alla logica considerazione che se si spendono troppi soldi in un servizio forse si sottraggono risorse ad altri servizi egualmente importanti. Nel momento di grave crisi finanziaria ed economica che il nostro Paese sta vivendo tutti i Comuni, dai più grandi ai più piccoli, hanno grosse difficoltà a fare quadrare i propri bilanci cercando di mantenere inalterati, per quanto possibile, i servizi e la loro efficienza. Il diritto all’opposizione è il sale della democrazia e quindi non è demonizzandola che si fa un buon servizio alle nostre istituzioni. Resta però il fatto che i primi requisiti per una credibile forza politica dovrebbero essere la coerenza e la serietà. Due qualità che nel suo comunicato stampa SEL ha confermato di aver perso per strada”.