PENNE – Consiglio comunale del 27 dicembre scorso. Nell’ampia e voluminosa discussione che si è animata in Consiglio comunale per il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio ci sono anche le fatture della ditta di Donato Foschini e dell’impresa edile Comat. Sono fornitori non pagati.
Prende la parola, durante i lavori, la consigliera comunale Pd, Margherita D’Agostino, infermiera professionale presso il servizio di cardiologia dell’Ospedale di Penne, che spiega le sue intenzioni di voto ai membri dell’assemblea civica. Abbiamo lasciato, per correttezza, la trascrizione originale del suo intervento. «Ho ripetutamente sentito dire da tutti i consiglieri – dice la D’Agostino – che riconoscere un debito fuori bilancio non fa piacere a nessuno, tranne ad uno: a Donato Foschini, probabilmente. Oppure a quelli della ditta COMAT – osserva l’ex esponente della Cgil – Per cui, se io adesso annuncio il mio voto positivo a queste delibere, non è perché io voglia mettere in giudizio questa Amministrazione, ma perché voglio riconoscere dei diritti di alcuni cittadini che hanno fatto una prestazione e stanno aspettando da almeno 10 anni di essere risarciti. Se adesso i nostri consulenti, mettendo la firma su ogni documento e che noi siamo in una posizione tale per cui possiamo risarcirli per quello che hanno fatto più di 10 anni fa, penso che è una nostra responsabilità, almeno risarcire quelle persone che stanno aspettando da tanti anni». Per la consigliera comunale Margherita D’Agostino non importa se i debiti siano frutto di gestioni allegre, oppure che a produrre il debito sia stato il suo partito, l’importante è pagare. E’ l’oracolo di Margherita.