PENNE – Perché il PD non ha ufficializzato ancora la ricandidatura del sindaco uscente Rocco D’Alfonso?
A sei mesi dalle elezioni, infatti, l’attuale primo cittadino non ha ricevuto nessuna comunicazione, né il segretario cittadino del PD, Giancarlo Malachi, tra una festicciola e l’altra, ha preso la palla in mano per annunciare l’atteso oracolo. E’ evidente che il Partito democratico è in forte difficoltà per un semplice motivo: manca il candidato sindaco gradito ai lignaggi di potere (CNA e Cgil). Ennio Napoletano non aggrega, mentre l’uscente Rocco D’Alfonso è stato bocciato sonoramente durante le consultazioni interne al partito. E allora? Sul campo c’è la proposta di Margherita D’Agostino; l’infermiera dovrebbe mettere d’accordo tutti anche nel nome della quota rosa. Poi ci sono i socialisti di Rocco Petrucci e Vincenzo Bellante pronti a scegliere il gruppo vincente. Nell’altra parte del campo c’è Sergio detto Vincenzo Ferrante, il quale avrebbe già chiesto sostegno alla senatrice Chiavaroli per NCD e al capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, al fine di ottenere consenso nell’area di centrodestra, al di là dell’editto di Remo Evangelista lanciato qualche giorno fa. Ferrante è pronto a candidati per la terza volta a sindaco, la quarta se consideriamo la candidatura a presidente della provincia di Pescara nel 2004, sostenuto da due vice sindaci di centrosinistra: Remo Evangelista e Luigi D’Angelo. Si è aggiunto, poi, il nuovo movimento politico di “Penne Città Aperta”, guidato da Emidio Camplese e Gilberto Petrucci. Quindi ci sono i grillini, che sembrano più agguerriti del loro leader nazionale: dovrebbero candidare a sindaco il giovane Falconetti, parente di Donato Di Marcoberardino.