“L’Amministrazione angolana, dopo l’ultimo Consiglio, è tornata ad annunciare sui giornali la riduzione della TARI. E siamo alla terza, forse quarta volta, che se solo fosse vero dovremmo iniziare a gioire che la tassa sia quasi abolita. Ma con l’arrivo degli avvisi di pagamento la verità di facciata, costruita a colpi di proclami trionfalistici sui social e notizie in evidenza sui giornali, dovrà scontrarsi con la realtà dei fatti e soprattutto con le cifre che saranno riportate sui bollettini. Un semplice confronto con le somme pagate in passato darà il giusto peso delle effettive misure varate da questa Amministrazione!
Infatti, alla luce delle risoluzioni adottate nell’ultimo Consiglio e per quanto spiegato dallo stesso assessore al bilancio Di Gregorio, la notizia deve essere ridimensionata.
Ebbene, più che ampliare la platea dei destinatari delle riduzioni, la si restringe! Le uniche agevolazioni previste, tra l’altro finanziate con fondi statali, sono la riduzione del 50% della quota variabile per le sole utenze non domestiche che hanno avuto conseguenze negative per il Covid19, rientranti tra i codici Ateco, e la conferma di vecchie agevolazioni limitate a piccole categorie di contribuenti, con l’inserimento di una nuova rimodulazione delle tariffe e con l’introduzione del metodo di calcolo ISEE per l’individuazione dei destinatari.
Difatti, mentre sino all’ultima bollettazione, accanto alla riduzione del 30% per le famiglie con unico componente, la stessa riduzione era prevista per le famiglie con almeno tre componenti e con un abitazione di superficie fino a cento metri quadri, con il nuovo regolamento l’Amministrazione, pur confermando l’agevolazione del 30% di riduzione per le famiglie con un unico componente, ha mantenuto la riduzione del 30% solo per le famiglie con 3 o più componenti, con abitazione non superiore a 100 mq , con ISEE sino a 12000 euro, prevedendo una riduzione del solo 15% per i redditi ISEE da 12000 a 14000 EURO.
Vero è che le famiglie benestanti, potrebbero pagare la tariffa intera, ma avremmo preferito una maggiore gradualità nel passaggio tra il vecchio sistema con riduzione indistinta, a quella per fasce di reddito.
Il Covid19 ha colpito un po’ tutte le famiglie: sono pervenute all’ente varie forme di sostegno statale, da ultimo il cosiddetto fondo alimentare bis che da quest’anno può essere destinato anche alla riduzione della TARI per le utenze domestiche, con la possibilità di sostenere maggiori riduzioni, sulle utenze domestiche. Inoltre, dopo due anni di raccolta differenziata è forse giunto il momento per ridurre le tariffe. L’introduzione delle fasce di reddito, avrebbe inoltre dovuto riguardare tutte le tipologie di famiglia: la scelta dell’ente mal si concilia, infatti, con la decisione di mantenere la riduzione del 30 % alle famiglie con un solo componente senza limiti di Isee. Del resto, al di là di annunciazioni propagandistiche sui giornali, è stato lo stesso assessore Di Gregorio a confermare, contrariamente da quanto riferito ai giornali, che le tariffe sono aumentate. In particolare, per le utenze non domestiche, è emerso in Consiglio che le tariffe sono aumentate del 3.5 %. Visto che le agevolazioni rispetto al passato sono state ridimensionate e che le tariffe sono aumentate, difficile sostenere, quindi, che con le nuove misure vi sia stato un ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni. Lo si può asserire pervicacemente nei comunicati stampa, peccato che poi si dovrà pagare l’importo delle somme indicate sui bollettini che arriveranno a casa.
A meno di recriminare portando come prova il comunicato stampa. Ci si può sempre provare!”
I consiglieri del Gruppo Consiliare “Insieme per Città Sant’Angelo – PD”
Antonio Melchiorre Catia Ciavattella Patrizia Longoverde Mauro Patrizii