Ciafardini (PD): “D’Ambrosio e Vellante fuori dal PD”

PENNE – “Per me Giorgio D’Ambrosio è fuori dal Partito Democratico. Nessuno, neppure le commissioni di garanzia locali, possono in alcun modo bypassare l’articolo 2 comma 9 dello Statuto nazionale o non applicarlo. Il senso dell’articolo è chiarissimo: si vuole evitare che il Pd sia considerato un taxi usato solo all’occorrenza e che si scelgano strade parallele, pensando di rientrare in qualsiasi momento”.

Lo dice all’ANSA il segretario provinciale pescarese del Pd, Francesca Ciafardini, che spiega: “La commissione di garanzia provinciale interna al partito ha considerato non conforme alla procedura la comunicazione che la segreteria provinciale ha fatto ai circoli in regime di vacatio della stessa commissione”. Il segretario Ciafardini ha aggiunto che, comunque, “è già stata diramata una circolare della commissione di garanzia regionale che ha chiarito come l’articolo 2 sia applicato indipendentemente dalla procedura adottata”. “L’articolo in questione – dice il segretario – è chiarissimo e sono chiarissime tutte le sentenze della Commissione nazionale di garanzia, applicate ugualmente in tutta Italia. Questo articolo prevede l’immediata cancellazione dall’anagrafe e l’impossibilità a ritirare la tessera nei due anni successivi per tutti coloro che, iscritti al Pd, si candidano in liste diverse, senza il consenso del partito, arrecando così un danno alla comunità democratica. Per quanto mi riguarda – aggiunge Ciafardini – tutti coloro che sono in questa condizione non sono iscritti al partito e non possono far parte della comunità del Pd”. Tra questi c’è anche il presidente del consiglio comunale di Penne, Gabriele Vellante, che si è candidato insieme a D’Ambrosio con Centro Democratico. Rispetto alla vicenda di D’Ambrosio, il segretario parla di “un vizio di forma che non cambia la sostanza. La Commissione provinciale di garanzia – osserva Ciafardini – ha solo evidenziato una errata comunicazione agli interessati, poiché da gennaio a luglio la Federazione di Pescara non ha avuto la commissione e in questa situazione di vacatio c’è stata una errata procedura”.

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