Consiglio comunale: c’è una macchia sulla toga di Vellante: «Non è più una figura di garanzia».Lettera di FI al prefetto

PENNE – Un pasticcio di cui ora si occuperà il Prefetto di Pescara. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, il consigliere comunale di “Penne Nuova”, Antonio Baldacchini, ha chiesto di acquisire informazioni sull’iter amministrativo della Tares 2013 e non solo.

In quella occasione si doveva approvare il bilancio consuntivo. Nella richiesta, l’esponente di minoranza chiedeva di conoscere se fosse stato rispettato l’articolo 35 del regolamento comunale di contabilità nella vicenda della Tares. Al momento dell’audizione del responsabile finanziario dell’ente, il Presidente del Consiglio comunale Gabriele Velalnte incarica – a sorpresa – il sindaco Rocco D’Alfonso a leggere una letterina scritta dal responsabile del settore perché è assente. Al di là del contenuto, l’intento di sottrarre il responsabile al fuoco incrociato delle domande dei consiglieri comunali, appare evidente e scatena le ire dell’opposizione. Motivo? Cinque minuti dopo, il responsabile del servizio finanziario entra in aula e, come se niente fosse, si va a sedere al fianco dell’assessore comunale Valeria Di Luca. In quel momento, è arrivata la brusca reazione del consigliere comunale Antonio Baldacchini. «E’ stata un’azione militare concordata tra sindaco, presidente del consiglio comunale e responsabile del servizio per sopprimere la democrazia e nascondere ai pennesi la verità sulla tares. Vellante ha fatto gli interessi di parte, non è la prima volta, poiché conosce bene il regolamento. È stato un fatto grave di cui chiederemo l’intervento del Prefetto», ha urlato il consigliere Antonio Baldacchini. E questa mattina, una lettera infuocata è stata recapitata alla Prefettura di Pescara, sul tavolo del Prefetto Vincenzo D’Antuono, dove viene illustrata la brutta operazione del presidente del consiglio comunale, Gabriele Vellante, candidato peraltro alle prossime elezioni regionali con il Centro democratico. Vellante, che nella vita professionale è un avvocato, dovrà spiegare al prefetto i motivi della sua scelta. In Comune è partita, intanto, la gara per lo scaricabarile. E Vellante rischia di rimanere col cerino in mano, visto che qualche giorno fa ha abbandonato il PD, e tra i democrat c’è chi gli vuole far pagare dazio.

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