CI HANNO MINATO NELLA LEGITTIMAZIONE
Francesco Angelini è il proprietario de Il Poggio del sole a Pianella, una solida realtà che, come molto spesso accade nella Regione Abruzzo trae linfa dalle tradizioni famigliari e dal duro lavoro delle “mamme” che sanno cucinare ma che, nell’epoca in cui non si parlava di imprese al femminile, spesso mandavano avanti tutta la baracca, insegnando ai figli e coinvolgendoli nel duro lavoro. Oggi si chiama “formazione”, una volta avveniva tutto naturalmente e con tanta fatica. Francesco Angelini eredita propria da sua mamma l’attività e la trasforma investendo in restyling, in risorse umane, in promozione. L’attività sta andando benissimo, grazie anche alla brava Anita le recensioni sui vari canali tematici sono ottime. Poi arriva il Covid e stravolge tutto. Lui è uno dei tanti che ha capito la situazione di emergenza e si è adattato
“Inizialmente ho fatto tutto quello che bisognava fare, ho proceduto alla sanificazione, ho sostenuto la formazione del personale sui comportamenti e le misure da adottare, ho osservato tutti i protocolli di regolamentazione”
Quando è diventato veramente difficile?
Sicuramente noi ci siamo trovati un po’ in mezzo a delle insicurezze che si sono succedute, che possono essere comprensibili in una situazione di emergenza ma all’inizio, per noi è stato invece una complicazione in crescendo, quell’apri e chiudi scelto senza un minimo di preavviso, a volte ci facevano aprire di lunedì quando chiaramente non veniva nessuno, altre volte ci facevano chiudere di domenica quando invece è un giorno di lavoro buono. La ristorazione prevede una programmazione anticipata.
E adesso?
Adesso siamo stanchi, e non solo per un problema economico ma per non poter fare quello che sappiamo fare: io ad esempio ho scelto di non fare l’asporto perché non è il mio mestiere, l’asporto è un’altra cosa, è un altro lavoro per il quale c’è una formazione specifica e sarebbe stato una ulteriore spesa per una esperienza che non è la mia.
Ha ottenuto dei ristori per le chiusure?
In totale 5400 euro, con 5 dipendenti in cassa integrazione ed uno che se n’è proprio andato per fare altro. C’è poi un investimento che abbiamo fatto che è umano, di tempo, di relazione, chi ci restituirà mai tutto questo?
S.d. L.