PESCARA: NO AL PALAZZO DELLA REGIONE NELLO SPAZIO DI RISULTA
Il Pd e Azione sulla delibera di riqualificazione. Torelli: “Non parlerei di periferia, però”

Il segretario provinciale del Pd di Pescara, Antonio Caroselli, insieme al circolo Pd Nuova Pescara rappresentato da Francesca Carnoso e Umberto Coccia, criticano il progetto che prevede la costruzione dell’edificio della Regione Abruzzo nell’Area Risulta, così come approvata dalla delibera comunale del 17 giugno e alla quale è seguita la relativa approvazione del protocollo regionale.

Il solo pensare di collocare il Palazzo della Regione nell’attuale area di risulta è profondamente sbagliato! – si legge nel comunicato stampa- Un ragionamento più funzionale e certamente più coerente rispetto alla necessità di riqualificazione di specifiche aree dovrebbe semmai riportare alla possibilità di trasferire la sede di rappresentanza regionale nella periferia ovest della città, che certamente troverebbe arricchimento dalla carica rigenerativa data dalla presenza di funzioni pubbliche collettive. La nostra è una critica ma anche un invito a recuperare lucidità, visione e pensiero lungo rispetto alla città intesa come un corpo vivo e non, come invece ci sembra sempre più frequentemente, un tabellone su cui giocare grossolanamente a Monopoli o al Gioco dell’oca. A tal proposito, nei prossimi appuntamenti politici andremo a creare occasioni di dibattito pubblico e di coinvolgimento di tutta la cittadinanza perché questo problema non sia soffocato da questi giorni di canicola ma trovi rinnovata vitalità partecipativa e sensibilizzazione. È tempo di spezzare il loop che scollega le scelte urbanistiche strategiche dai bisogni della città e della cittadinanza che deve invece ritrovare un suo protagonismo per evitare ulteriori ferite nel tessuto urbano e sociale della nostra città».

Anche Azione interviene sulla questione, attraverso le parole del Segretario Provinciale Stefano Torelli che sottolinea come, parlare di periferia nel progetto della nuova area metropolitana, non avrebbe più senso:

Sulla decisione di collocare il Palazzo della Regione nell’area di risulta, condivido- afferma Torelli-  le perplessità avanzate in più sedi di dialogo politico, senza dimenticare che l’appuntamento con la Nuova Pescara si vedrebbe defraudato di una visione al centro della quale c’è un progetto di ottimizzazione degli spazi per renderli luoghi usufruibili dai cittadini. Se è vero che le aree metropolitane saranno i motori dello sviluppo economico, l’unico modo per non renderle invivibili, dal punto di vista ambientale e sociale, è proprio creare quel progetto sostenibile, parola chiave del futuro europeo, a cui punta la Nuova Pescara. Che non significa solo piantare alberi ma guardare ai processi di innovazione tecnologica per una riqualificazione nel segno del benessere ambientale, sociale e della efficienza economica. La vera sfida sarà conciliare queste esigenze e per questo eviterei anche di parlare di “periferie” ma eventualmente di decentramenti municipali”.

 

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