L’ospedale che verrà, in tutti i sensi. Vincenzo Ciamponi, il direttore generale della Asl, è salito a Penne per conoscere il neo sindaco Gilberto Petrucci e per parlare di come sarà il San Massimo destinato a diventare ospedale di base sede di pronto soccorso sempre che dal tavolo di monitoraggio non si stravolgano le determinazioni della giunta regionale. Tre i reparti e altrettanti i dirigenti medici: chirurgia, medicina e lungodegenza. Poi, c’è la questione dei 15 milioni di euro di lavori per il cantiere della riqualificazione: a metà novembre dovrebbe partire la gara d’appalto europeo.

“Noi chiediamo che il nostro ospedale abbia una vocazione. Si tratta di un ospedale per acuti e nello stesso tempo è al centro di un territorio dove vivono molti anziani”, osserva Gilberto Petrucci accompagnato dagli assessori in attesa di nomina Emidio Camplese, Pina Tulli ed Antonio Baldacchini; c’era anche l’ex sindaco Mario Semproni. Da parte sua Ciamponi aveva accanto il capo del personale Vero Michitelli, il direttore della chirurgia complessa pescarese Massimo Basti, già medico del San Massimo, e il dottor Vincenzo D’Egidio della radiologia. Il manager ha dato qualche notizia. Come l’avvenuto completamento dell’iter concorsuale per la nomina del primario di medicina. Arriverà una risonanza magnetica per l’ospedale vestino e un potenziamento per la radiologia che beneficia sempre di più della telemedicina. Basti ha anticipato che a Penne si potranno effettuare interventi che a Pescara fanno fatica e alcune eccellenze saranno attive al San Massimo. Il problema dei medici del pronto soccorso in vista del pensionamento di un paio di essi è al centro dei pensieri di Ciamponi che ha spiegato anche il perchè perduri da mesi il disagio vissuto dall’ascensore: c’è un ricorso nella gara per sciegliere chi deve ripararlo. Ad anno nuovo intanto nascerà la Casa della salute nell’immobile di via Caselli dove operano i medici di base. B.Lup.