Mauro Di Zio, Presidente CIA Abruzzo e già Sindaco di Loreto Aprutino, ospite di Uno Mattina in famiglia, intervistato da Monica Setta sul problema dell’avvicinamento dei cinghiali ai centri abitati o in prossimità di essi e sui danni che questi animali selvatici creano agli agricoltori soprattutto nel periodo di semina.
Il caso della famiglia di cinghiali abbattuta a Roma dalla polizia provinciale è al centro e inizio del dibattito, caso che ha fatto molto discutere e ha causato quasi la rivolta dei cittadini e dei gruppi animalisti su quello che è stato considerato un vero e proprio omicidio in quanto i poveri animali potevano essere narcotizzati e riportati in un habitat protetto. Gli animali si avvicinano, del resto, perché attratti dai rifiuti che è l’altro problema che noi umani dovremmo gestire in maniera più razionale. E gestione è la parola che il presidente Di Zio chiede diventi esigenza di un metodo per affrontare un problema che, per gli agricoltori e le aziende agricole che lui rappresenta in Abruzzo e su tutto il territorio nazionale, sta diventando ogni anno più significativo e spesso sfocia in un vero e proprio dramma perché le presenze selvagge di branchi di cinghiali sono una minaccia per le biodiversità, sia vegetali che animali, creano danni al reddito perché gli indennizzi sono spesso risibili e tardivi, per non parlare degli incidenti stradali causati sempre più dall’avvicinamento degli animali ai centri urbani. In Italia la stima del numero dei cinghiali si attesta intorno ai due milioni.
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