LORETO APRUTINO: UN ANNO PER SALVARLO, UN VOTO AL ROVESCIO

Nel 2023 Loreto Aprutino andrà alle elezioni amministrative, poco più di un anno affinché l’Amministrazione Comunale metta in moto la macchina che più di tutte caratterizza le campagne elettorali: all’avvicinarsi delle elezioni, le strade, i giardini, le fognature miracolosamente tornano ad essere asfaltate, potate e pulite. Ah se le campagne elettorali durassero 3/4 anni almeno! I cittadini se ne sono fatti una ragione: infatti a votare non ci va più nessuno e quando votano si adeguano ad un’altra massima che caratterizza le votazioni, scegliere il meno peggio! Con l’andare avanti del tempo il meno peggio diventa peggio e basta. Alla triste ed ineluttabile considerazione se ne aggiunge un’altra, che sovviene nel constatare i lavori di potatura e di pulizia che si stanno effettuando lungo la strada principale, via degli Aquino, quella che, dal monumento si inerpica su, fino alla Porta Castello. E se, in questi 400 giorni che mancano all’appuntamento amministrativo cominciassimo veramente a barattare i voti per qualcosa di più concreto che abbia interesse pubblico e generale? Vogliamo dire, e se invece del tombino davanti casa o dell’albero che ti copre la vista dal terrazzo ognuno chiedesse di pulire tutti i tombini del paese o di potare tutte le piante che coprono la vista anche se non la propria? Sarebbe bello ad esempio che tutti gli abitanti dei Cappuccini non cedessero a quelle che saranno le lusinghe pre-elettorali a meno di non cominciare a vedere un impegno concreto per la manutenzione del centro storico: questione di numeri, o come scriveva Giordano, di solitudine di numeri primi. Gli stanziali dell’antico paese crediamo non arrivino a 300, numeri primi che spesso non si incrociano neanche tanto i nuclei delle case sono distanti l’uno dall’altro. Le case abitate si alternano a quelle diroccate o a quelle con il cartello VENDESI: il fumo che esce dalle canne fumarie è sbuffo, noia o sospiri dei più anziani. Mentre oggi assistevamo ai lavori del taglio di fronde e rami pensavamo che pochi giorni fa, il 12 febbraio, si ricordava la Giornata dello Sciopero al Rovescio, sarebbe carino, in previsione delle elezioni, cominciare a fare UN VOTO AL ROVESCIO, ricominciare a scrivere la storia, ognuno cominci a chiedere qualcosa per qualcun’ altro e non cedere fino a quando la cosa non si è realizzata. Adottiamo una causa, un monumento una strada che seppur non passi sotto i nostri piedi crea disturbo o difficoltà per qualcun’ altro, una per ogni settimana che manca alle elezioni. Siamo circa a 55. Ci è venuto in mente proprio assistendo ai lavori di potatura in quella strada d’ingresso: poco più in là, girando a sinistra, c’è una delle più belle passeggiate di Loreto Aprutino, via Barella.

 

Posta in sicurezza all’incirca 20 anni fa, quella strada è stata dimenticata così come è stata dimenticato il percorso al disotto del muro di contenimento che conduce poi alla vecchia sede del Municipio. Eppure da quella strada si scopre il mondo, si arriva con lo sguardo al mare. Non sappiamo se i lavori, dopo la via Aquino proseguiranno in quella lingua panoramica ma attraversandola non è difficile immaginarvi un passeggio o delle panchine rivolte verso l’affaccio. In questo momento le condizioni sono come testimoniate dalle foto: rovi, immondizia e acacie che vent’anni fa non c’erano. Quella strada è un patrimonio e il paesaggio è, al pari del patrimonio storico ed artistico, un bene da tutelare. Lo dice la Costituzione: in finale, se volete il nostro voto, cari amministratori, politici, aspiranti sindaci e assessori, questo è l’unico scambio, leale ed etico, al quale vorremmo sottostare.

 

 

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