“Desidero ringraziare il Presidente Ezio Memmo e con esso l’intero Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Abruzzo della F.I.G.C./L.N.D. per il riconoscimento che oggi mi viene manifestato attraverso la consegna di questa targa commemorativa”. Così Francesco Di Pietro, collaboratore storico de Lacerba e figura di prestigio a Loreto Aprutino ed a Pescara, dove risiede, ringrazia, sulla pagina FB, per l’attestato di riconoscenza ricevuta dal Comitato. La motivazione è da rinvenire nella qualità e nell’etica con le quali Francesco ha rivestito, per ben 26 anni, la carica di Presidente del Collegio dei Revisori. Ventisei anni, come sottolinea lo stesso Di Pietro, colmi di felicità e anche di momenti più tristi, come quello del terremoto del 6 aprile 2009, anno in cui l’Abruzzo era stato designato quale Regione organizzatrice del Torneo delle Regioni. Terremoto che si portò via il talentuoso calciatore della S.S.Lauretum, Giuseppe Chiavaroli e la figlia del suo collaboratore Paolo Rossi. Non dimentica mai nessuno Francesco, lo fa in sede di saluti istituzionali, lo fa nella vita di ogni giorno distinguendosi sempre per generosità e senso civico. Come quando ha donato la targa dedicata a Carlo Bonfiglio, il ragazzo fucilato dalle truppe tedesche o quando ha sostenuto le spese per la lana affinché le splendide uncinettaie di Loreto completassero l’albero di Natale.. Distinta la sua levatura professionale come presidente del Collegio dei revisori della SCAL, la cooperativa di Loreto, nata nel 1967 come frantoio sociale. Un uomo di altri tempi Francesco, preparato e appassionato della storia del suo paese natale che condivide con un altro amico de Lacerba, Aleardo Rubini.  A breve uscirà il libro che Francesco Di Pietro dedica al dialetto di Loreto Aprutino perché, sebbene Pescara gli abbia dato onori e soddisfazioni, è qui tra cici bianche e cici rusce che il suo cuore di eterno ragazzo batte.

Sabrina De Luca