L’ordinanza n. 11 del Presidente Marsilio chiude tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, ma lascia fuori scuole d’infanzia e nidi. A Loreto Aprutino, che insieme a Collecorvino è uno dei paesi dell’area sottoposto a monitoraggio, l’ordinanza del Sindaco Starinieri colma il gap e procede alla sospensione delle attività in presenza nella scuola d’infanzia. A prescindere da quelle che saranno le difficoltà organizzative delle famiglie che dovranno ricorrere ad un aiuto esterno, la non chiusura delle c.d. Scuole Materne aveva destato non poche perplessità: le organizzazioni sindacali di rappresentanza fin da subito hanno parlato di una sorta di discriminazione per gli insegnanti di tali scuole in quanto più esposti non essendo dotati di dispositivi FFP2 e a contatto con i bambini di una fascia d’età per la quale è esclusa l’obbligo di indossare la mascherina, impensabile a priori far rispettare il distanziamento ed impossibile, per la specifica fascia didattica, usare la DAD.
Problema complesso quello della organizzazione delle scuole dopo che la raccolta dei dati da parte della Asl e del Gruppo tecnico scientifico regionale hanno evidenziato l’aumento dei contagi proprio nella fascia di popolazione in età scolare.
Frastornati anche molti genitori che abbiamo raggiunto: emergono le difficoltà di organizzare la vita quotidiana tra lavoro, piccoli che non possono certo restare soli a casa e fratelli maggiori impegnati con le lezioni in DAD, qualcuno ha ancora i nonni a disposizione ma ha paura di esporli ad un rischio.
Si spera in una accelerazione della campagna vaccinale. E soprattutto che non si arrivi ad una nuova chiusura generalizzata.