Sono passati cinque anni, di dolore dei parenti e familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano, della comunità di Loreto Aprutino che ha perso Piero Di Pietro, Barbara Nobilio, Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, cittadini e genitori. In totale sono 29 i morti, 11 i sopravvissuti alla tragedia per la quale sono state rinviate a giudizio 30 persone tra rappresentanti della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara, della Prefettura di Pescara e del Comune di Farindola oltre a 7 funzionari prefettizi accusati di depistaggio. Un processo che ancora attende, però, la chiusura della perizia finale dei tre docenti del Politecnico di Milano, gli ingegneri Claudio e Marco Di Prisco e il nivologo Daniele Bocchiola, rinviata per la richiesta di una proroga di 90 giorni. intanto è stata depositata quella del Professor Nicola Pugno e del professor Giorgio Rosatti dell’ Università degli Studi di Trento, esperti della meccanica della frattura e di dinamica delle valanghe su incarico dallo Studio3A-Valore S.p.A. di cui si avvale l’avvocato Andrea Piccoli di Treviso nell’assistenza legale di Giampaolo Matrone, sopravvissuto al crollo che ha però inghiottito la vita della moglie Valentina Cicioni. Secondo il risultato della perizia non ci sarebbe alcun correlazione tra terremoto e valanga, dovuta invece alla quantità di neve accumulatasi nei tre giorni precedenti la tragedia. Il processo attende l’ulteriore data del 28 gennaio quando il Gup dovrà decidere se rinviare a giudizio o prosciogliere l’ex sindaco di Farindola, Antonio De Vico, unico imputato dei 30 ad aver scelto il rito ordinario. Nell’attesa dell’inizio del processo, oggi tutti i parenti dei deceduti saranno a Farindola per la cerimonia di commemorazione a ricordo dei loro cari mentre nel giardino di via Nilo, a Montesilvano, dedicato con una lapide proprio ai 29 morti, tra poco meno di due ore, il sindaco Ottavio De Martinis deporrà un mazzo di fiori in ricordo. “Questo evento ha toccato molto da vicino la città di Montesilvano– ha scritto il primo cittadino- anche perché due delle vittime e cinque dei sopravvissuti erano residenti nel nostro comune. Quella giornata resterà indelebile nella nostra memoria e per questo motivo con un familiare delle vittime deporrò un mazzo di fiori affinché il ricordo delle 29 vittime resti sempre presente nei nostri cuori”.
Sabrina De Luca