Domenica 13 aprile, alle ore 18.00 presso il Teatro L.De Deo, Enzo Fimiani presenterà “Una prospettiva su Giacomo Acerbo” quest’ultimo membro del Gran Consiglio del Fascismo, nato a Loreto Aprutino il 25 luglio 1888. L’evento è organizzato da ACLteatrodelparadosso.
L’appuntamento con Enzo Fimiani, nel paese natìo di Acerbo, è occasione da non perdere e da vivere come momento formativo. Perché l’occhio ermeneutico del professore abruzzese, da quando ne apprezziamo le capacità, riesce sempre a focalizzare l’attenzione sull’analisi e sulla laica ricostruzione dei fatti correlati al contesto nel quale sono avvenuti, valorizzando quel percorso della memoria che possa appartenere a tutti a prescindere dal coinvolgimento empatico o ideologico. Un metodo rigoroso, con quale il Professor Fimiani ha proposto una ulteriore riflessione sul caso di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio avvenuto il 10 giugno 1924, così nel suo ultimo libro Un’ idea di Matteotti: Un secolo dopo, Ed. Marietti 1821
Esiste un legame tra l’omicidio di Matteotti e la figura di Acerbo, quest’ultimo considerato uno dei mandanti dell’omicidio e per questo dimissionato come Sottosegretario. Scorrendo le pagine dedicate, tra i due Giacomo, un solo plotone di esecuzione la cui responsabilità verrà autoassunta – apparentemente?-da Benito Mussolini nel celebre discorso al Parlamento del 3 gennaio 1925. Ma oltre le consuete domande che uno storico si pone sul chi, sul come e sul perché, è a noi lettori contemporanei che Fimiani lancia la sfida intellettuale, come se fosse giunto veramente il momento di affrontare le sfide sociali con una nuova capacità di pensiero e azione. Se è vero che la storia siamo noi!