CITTA’ SANT’ANGELO – Rivedere l’ordinanza sull’alluvione nel teramano del marzo 2011 per includere anche Città Sant’Angelo, nonostante il Comune appartenga alla provincia di Pescara. E’ la richiesta fatta dal sindaco dell’Ente angolano Gabriele Florindi al capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli in un incontro.
“Mi sono dunque attivato in prima persona per conoscere la ragione della nostra esclusione dai comuni colpiti dall’alluvione”, ha detto il sindaco. Il presidente della provincia di Teramo, Valter Catarra, commissario delegato per il superamento dell’emergenza conseguente all’alluvione che colpì il territorio teramano nel marzo 2011, aveva scritto a Gabrielli sottolineando che “sebbene il territorio di Città Sant’Angelo appartenga alla provincia di Pescara, sul territorio dello stesso insiste il torrente Piomba il cui straripamento, nell’occasione, causò dei danni sia ai territori della provincia di Teramo sia, appunto, a quelli della vicina provincia di Pescara”. “Gabrielli si è impegnato a rispondere”, ricorda Florindi, “anche se gli stanziamenti già previsti non cambieranno. Si tratta di 20 milioni di euro che la Regione ha previsto dai fondi Fas, e di 5 milioni di euro dalla Protezione Civile, di cui 3,6 milioni già elargiti”. Città Sant’Angelo, comunque, ha chiesto il perché dell’esclusione e presentato i conti relativi alla propria situazione: “50 mila euro spesi con procedura di somma urgenza nei giorni dell’alluvione, 355 mila euro di danni stimati alla viabilità, e i 70 mila euro di ristoro ai privati.