A Lettomanoppello, domenica 9 febbraio 2020 dalle ore 17.00, nelle sale del ristorante “La Noce” è stato presentato in prima nazionale il libro “Giovanni De Sanctis. Avvocato, patriota, deputato”, edito da Artemia Nova Editrice.
Dopo i saluti del sindaco Simone D’Alfonso ai relatori e al numeroso pubblico accorso, Marco Presutti, presidente di Europa Prossima, ha introdotto degli interventi di Walter Capezzali, presidente della Deputazione di Storia Patria Abruzzo, di Stefano Trinchese, prorettore dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e del senatore Luciano D’Alfonso. Presenti anche gli autori, gli storici Loris Di Giovanni e Sandra Di Felice.
Walter Capezzali ha sottolineato come questo libro su Giovanni De Sanctis si caratterizzi come certosino modello di ricerca, bibliotecaria ed archivista, in una società che corre e sembra dimentichi sempre più di uno strumento salvifico e formativo come il libro. Un personaggio, quello di De Sanctis, che meritava una monografia con questo interessante assieme storico e personale, che mette in rilievo come il parlamentare di origine lettese sia stata una figura eminente nel Risorgimento, che non ha ancora avuto l’opportuno riconoscimento nell’ottica dell’analisi storiografica.”
Il senatore Luciano D’Alfonso ha celebrato invece del suo predecessore parlamentare come un illuminato padre della patria di Lettomanoppello: “…di un libro come questo se ne avvertiva l’assenza. Esso permette il recupero di una storia documentale che rappresenta il grande, fedele punto di riferimento di un paese. In questo caso di un paese troppo spesso identificato con lo stereotipo storico, che ha dato estrema dignità e visibilità al paese in tutto il mondo, di paese dalle braccia silenti, forti e laboriose. La comunità lettese ha infatti saputo esprimere anche personalità come Giovanni De Sanctis, dal grande lignaggio familiare, gentiluomo dell’avvocatura e della politica, dalla rettitudine professionale e dalle vicende difficili per la sua militanza antiborbonica, prima di dare un significativo contributo per lo sviluppo e la formazione del territorio che lo ha eletto.”
Stefano Trinchese ha concluso gli interventi rimarcando della pubblicazione la felice possibilità di aprire un filone di ricerche su connessioni e spunti espressi nel Risorgimento e quindi su quelle occasioni mancate di svolta democratica completa che la corrente minoritaria, liberista e democratica di De Sanctis auspicava nel radicale cambiamento sociale in mano al giovane stato unitario.”
Per l’occasione sono stati esposti anche documenti e cimeli appartenuti all’onorevole Giovanni ed alla famiglia De Sanctis-Ricciardone.