Oggi l’Italia celebra Il Giorno del RICORDO

Il Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, è stata Istituita con la legge 30 marzo 2004 e vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Il genocidio dei giuliano-dalmati avviene a più riprese a partire dal 1943, con punte di ferocia già in tempo di pace: mentre il resto d’Italia festeggia il suo 25 Aprile, Istria, Fiume e Dalmazia sono ‘liberate’ dai partigiani comunisti di Tito, il cui ordine è de-italianizzare quelle regioni. Inizia il calvario delle foibe, dei campi di concentramento jugoslavi, delle deportazioni: in 300mila scappano e in tutta Italia si allestiscono per gli esuli 109 campi profughi ricavati in ex caserme, ex manicomi, scuole dismesse. Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituzionalizzato all’unanimità il Giorno del Ricordo, celebrato il 10 Febbraio, data del Trattato di Parigi che nel ’47 cedette alla Jugoslavia le nostre regioni orientali. Tra le centinaia di celebrazioni in tutta Italia, quella ufficiale si terrà oggi alle 17 a Palazzo Madama (diretta Rai2), presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini.

Restano però aperte gravi questioni, prima tra tutte il recupero di migliaia di vittime tuttora senza una tomba. Un primo passo, dopo 70 anni, è stato fatto due mesi fa con la perlustrazione congiunta italocroata a Castua, presso Fiume, dove una fossa comune ricopre tra le altre la salma del senatore Riccardo Gigante.

Il presidente Mattarella ha detto che “il Giorno del Ricordo è stato istituito dal Parlamento per ricordare una pagina angosciosa che ha vissuto il nostro Paese nel Novecento. Una tragedia provocata da una pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalistica.

Tutti gli anni, nel giorno dei Morti, mi reco in Istria e porto un mazzo di fiori in un cimitero qualsiasi, scelgo la tomba più disadorna e immagino che lì sia sepolto mio padre. Il tempo si è fermato la notte in cui lo vidi trascinato fuori di casa da quattro uomini di Tito, vestiti con una divisa scalcinata e la stella rossa sul berretto. Era il 4 maggio del ’45 e la guerra era finita, io avevo 9 anni ”.

Nella giornata di oggi, sabato 10 febbraio, Rainews seguirà in diretta la cerimonia alla Foiba di Basovizza(Trieste), luogo riconosciuto come monumento nazionale, con collegamenti dal campo profughi di Padriciano che per oltre vent’anni accolse gli esuli istriani, fiumani e dalmati, cacciati dalle proprie case. Saranno trasmessi anche servizi e approfondimenti, fra cui la testimonianza di Erminia Bernobi, cugina e oggi unica parente in vita di Norma Cossetto. A questa si unirà anche la testimonianza di Giacomo Crosilla (il padre fu gettato in foiba e sua sorella è morta nella strage di Vergarolla) che ha ricevuto la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica. Tanti i servizi di Rainews con dettagliate ricostruzioni storiche degli eventi. Rai2 proporrà un approfondimento nel programma Sulla Via di Damasco, dalle 7.45. Servizi e testimonianze in tutte le edizioni dei tg Rai.

Rai Premium trasmetterà poi alle 21.20 una delle fiction Rai di maggior successo e impatto emotivo, Il cuore nel pozzo , per la regia di Alberto Negrin, con Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Anna Liskova, trasmessa per la prima volta nel 2005. Ricca la programmazione di Rai Storia: alle ore 8.50 (replica alle
14:00, 20:30, 00:30) andrà in onda Passato e Presente – Il dramma Giuliano-Dalmata. Il giorno e la Storia verrà trasmesso alle ore 00.10 (replica alle 5:30, 8:30, 11:30, 14:00, 20:10). Alle 16 Rai Storia proporrà Mille Papaveri Rossi-TG2 Dossier, Orrore dimenticato e alle 21:10 il documentario L’ultima spiaggia. Pola fra la Strage di Vergarolla e l’Esodo. Infine alle 22.10 sarà trasmesso il docufilm Trieste, la contesa. Rai Scuola proporrà alle 18.30 lo speciale Le foibe: il dolore e l’esilio.

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