INAUGURATA LA XIX BIENNALE D’ARTE DI PENNE DEDICATA ALL’ARAZZERIA PENNESE

Da Città d’Arte a Città degli Arazzi: è la nuova vocazione culturale e turistica scelta per rilanciare e promuovere Penne. Il progetto è stato presentato nel corso della cerimonia di inaugurazione della “XIX edizione della Biennale d’Arte di Penne”, dedicata all’Arazzeria pennese.

Un unicum nel suo genere. La mostra, curata da Barbara Martusciello, espone gli arazzi di Marco Appicciafuoco, Mario Costantini, Alberto Di Fabio, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Gino Sabatini Odoardi, Franco Summa, Marco Tirelli e Costas Varotsos allestiti nella chiesa di San Giovanni Evangelista. Si tratta della terza esposizione pubblica dell’arazzeria pennese, dopo i successi ottenuti nelle mostre allestite al Macro di Roma e alla Triennale di Milano, con arazzi inediti di straordinaria bellezza per l’accostamento dei colori e per le forme rappresentate, ma anche per la perfetta esecuzione da parte delle tessitrici, Erminia Di Teodoro e Lolita Vellante che lavorano nel nuovo laboratorio guidato da Fernando Di Fabrizio, Laura Cutilli e Mario Costantini. C’è anche il riconoscimento della Regione Abruzzo, che attraverso una legge regionale, la n. 20 del 2017, ha assegnato a Penne il titolo di “Città degli Arazzi”. “La Biennale d’arte dedicata all’arazzeria pennese rappresenta un evento unico nel suo genere che mira a valorizzare l’artigianato artistico pennese – ha detto l’assessore comunale alla attività produttive, Gilberto Petrucci, che ha lanciato il progetto -. Penne Città degli Arazzi è la nuova vocazione che intendiamo dare a Penne. La valorizzazione del nostro artigianato artistico rappresenta, infatti, uno strumento fondamentale per promuovere la nostra città all’interno del contesto dei Borghi più Belli d’Italia e del circuito di Città Slow. Poi – aggiunge Petrucci – rappresenta anche una occasione di occupazione attraverso le scuole di arazzeria che stanno nascendo sul territorio che ospita, come è noto, una delle eccellenze della sartoria italiana come la Brioni”. Dopo la chiusura nel 1998 dell’Arazzeria pennese, nel 2014 nasce il laboratorio dell’Oasi da un progetto congiunto tra la Riserva “Lago di Penne”, la Brioni e la Fondazione Musap: nella splendida cornice naturale dell’area protetta, all’ombra di altissimi pioppi e frassini, tra l’Orto Botanico, il Centro Lontra e il Giardino dei cultivar, i vecchi telai a basso liccio sono stati modificati e riattivati, rimettendo in moto un’attività di alto artigianato. Nel 2018 saranno lascianti iniziative di comunicazione per promuovere l’arazzeria pennese fuori dai confini regionali e nazionali. La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 16 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018 nella Chiesa di S. Giovanni Evangelista, a Penne dalle 16.00 alle 19.00.

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