di Remo Di Leonardo
Dopo “Il mio Mare” e “Il tempo del Mare” ecco la nuova pubblicazione del poeta pianellese Giuseppe Chichiriccò, “Esistenza”, con prefazione del poeta e scrittore Marco Tabellione e copertina del pittore Enzo Fratini, Editore: Youcanprint 2020, una raccolta di poesie che ci permette di apprezzare, ancora una volta, il suo estro di scrittore in versi. Se non costituisce una particolare novità nel panorama della sua opera, per i temi già affrontati ed ispirazioni già seguite, è però ancora sorprendente per la freschezza del pensiero, per la leggerezza dello scrivere, per la spontaneità dei sentimenti espressi, per il fascino con cui cattura il lettore fino a portarlo ad approfondire tanti aspetti dell’umana esistenza.
Il Poeta, come fa il pittore con i suoi colori preferiti, fa emergere con vigore il suo modo di scrivere in versi, di seguire quel filone a lui caro della poesia moderna “ermetica” ma con personalità indiscutibile. Davvero, con questa nuova raccolta di poesie “Esistenza”, Giuseppe Chichiriccò dimostra di essere un Poeta con la Maiuscola.
“L’autore affronta il tema dell’esistenza prendendo in considerazione: il cielo, la mente, l’anima e il tempo. Ognuno di essi diventa solidale con gli altri e si stabilisce un rapporto diretto, una simbiosi, viaggiando sui confini della metafora. Un’evoluzione dello spazio e del tempo che vivono in sintonia con l’anima e la mente, una compenetrazione dell’io con ogni elemento dell’universo. Così tutto è possibile, il fantastico diventa reale e l’infinito piccolo e viceversa. Una ricerca continua delle origini, dei primordi, il primo granello, la prima goccia, la formula dell’esistenza e in questa corsa ancestrale le stelle divengono familiari, si umanizzano fino a disegnare nel cielo fiori e spruzzi di mare. L’universo si ripropone nella mente con i suoi astri che diventano inquilini, personaggi mitici del passato. La ricerca della verità, della luce che anima l’universo e la vita, è quasi ossessiva, come la ricerca della sorgente interiore, il desiderio di purezza e in questo contesto si inserisce il destino dell’essere sapiente capace di cercare altre dimensioni mentre soffoca la sua. Un invito a disegnare il volto dell’esistenza futura, un dialogo con la coscienza smarrita, con la propria identità. Ogni evento viene presentato con dinamismo, il tramonto che ricuce ciò che l’alba imbastisce è virtuale e capace di serbare raggi di luce e perfino germogliare petali variopinti. Un continuo trapasso naturale dei simboli, delle immagini, dei concetti, la stessa vita può essere interpretata come il capriccio di una stella o un diletto dell’universo. Vivo è anche il pensiero di un’altra vita sulle stelle dove non si contano i giorni e non si sommano anni, nel contempo la paura dell’aldilà e il timore di una sua inesistenza. Non mancano poi specifici riferimenti di base scientifica, la nobiltà molecolare autotrofa nelle foglie, trasfusa nel regno animale diviene pensiero e fantasia. Una chimica sapiente nata da una scintilla che ha disegnato nello spazio le galassie, l’universo che ospita la vita riscaldata dalla stella più bella, il sole. Ma anche in questa magica visione si inserisce un velo, i raggi mirati del sole negati ai vicoli ciechi. Traspare infine uno stretto legame con il mare, presente nell’anima, negli occhi e nella mente, da lambire e ondeggiare il pensiero che la mente non sa contenere.” (1).
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Note. 1-Giuseppe Chichiriccò, Editore: Youcanprint, 2020, ISBN 979-12-20306-70-6.