PENNE – Forse i pennesi ignorano l’alto valore artistico e commerciale dei quadri esposti nel museo di Arte Moderna e Contemporanea, a due passi dal duomo, che possono visitare gratuitamente così come gli altri musei cittadini.
Vi sono opere di Remo Brindisi donate al Comune e quelle del mecenate romano Enrico Galluppi: valgono poco meno di un milione e mezzo di euro. Un dipinto in particolare è stato stimato 120 mila euro. Fa parte della pregiatissima collezione dell’intellettuale romano Enrico Galluppi che l’ha donata al Comune quand’era sindaco Lucio Marcotullio di cui era grande amico. Si tratta di un olio su tavoletta, 51 per 26 cm. di dimensioni: è dello svizzero-tedesco Paul Klee, morto nel 1940, esponente di punta dell’astrattismo. E’ il pezzo economicamente più pregiato del patrimonio di quadri ospitato dal museo.
Vi sono capolavori di Michele Cascella, Umberto Boccioni, Filippo De Pisis, Luigi Montanarini e Giacomo Balla. Per quanto riguarda i quadri del pittore Remo Brindisi, che studiò all’istituto d’Arte “Mario dei Fiori” di Penne, vennero donati nel ’92 all’amministrazione comunale. Altre opere di Brindisi sono state regalate dalla famiglia pennese di Biagio Di Fabrizio e Liliana Savini. La loro collezione privata, frutto della storica amicizia con il maestro morto nel 1996, arricchisce il museo in una sala dedicata al figlio Davide, scomparso giovanissimo in un incidente stradale, nel 1994. Gian Carlo Bojani e Rita Rava sono i curatori del museo, diretto da Laura Cutilli, al primo piano del palazzo nobiliare Castiglione-De Leone stimato un milione e 283 mila euro: acquistato a 223 mila euro, la ristrutturazione è costata un milione e 60 mila euro. Cifre e descrizioni sono contenute nell’atto di conferimento in uso per trent’anni, operato dall’amministrazione D’Alfonso, alla fondazione “Penne Musei ed Archivi onlus” presieduta da Fernando Di Fabrizio, direttore della riserva regionale del lago di Penne.