15 Ottobre 1872: il Re Vittorio Emanuele II firma il decreto che istituisce le prime compagnie di truppe alpine. Ebbe così inizio la storia di un’Arma che si è conquistata onori e rispetto su tutti i campi di battaglia del secolo appena trascorso, e che oggi, nel 150° anniversario dell’Unità, rappresenta una delle Istituzioni maggiormente rappresentative della nostra Nazione.
Gli Alpini, protagonisti di alcune delle più toccanti epopee del Novecento, dal Carso alla tragedia russa, hanno sempre dimostrato senso del dovere, spirito di corpo e una forte solidarietà fra commilitoni, valori che accompagnano i membri del Corpo anche dopo il congedo. L’ esperienza durissima della Grande Guerra, unita a un ritorno alla normalità che deluse gran parte delle aspettative di chi aveva combattuto, portarono un gruppo di reduci a costituire a Milano, l’8 luglio 1919, l’Associazione Nazionale Alpini (ANA), allo scopo di mantenere e rafforzare la fratellanza tra gli appartenenti al Corpo e perpetuare i valori in cui essi si riconoscevano. Avrebbero potuto aderire non solo coloro che avevano militato nel Corpo fino a quel momento, ma anche quanti in futuro avessero prestato il servizio militare nelle truppe alpine: ciò fu stabilito per sottolineare l’ impegno degli associati a portare e tramandare i valori fondanti degli Alpini alle nuove generazioni. Accanto agli scopi storici dell’ANA, sempre crescente importanza hanno avuto gli interventi di solidarietà, sia in occasione di calamità come terremoti e alluvioni, sia a favore di persone meno fortunate, tramite raccolte fondi, collette alimentari e il lavoro volontario dei soci. Dal 1987 è attiva la Protezione Civile dell’ANA, dotata anche di un ospedale da campo, per meglio intervenire, in Italia e all’estero, in aiuto delle popolazioni colpite da disastri naturali Nel campo della solidarietà, e non c’era da dubitarne, gli Alpini si sono distinti, guadagnandosi riconoscimenti ufficiali e la gratitudine di centinaia di migliaia di persone soccorse. L’ Associazione conobbe fin dai primi anni di vita un notevole successo, e a oggi conta più di 381.000 soci, di cui oltre 75.000 sono i cosiddetti “aggregati”, vale a dire persone che non hanno prestato il servizio militare negli Alpini, a riprova dell’apertura del Corpo alla società civile. Dal punto di vista strutturale, l’ANA è articolata in 113 Sezioni, di cui ottantuno in Italia e trentadue all’estero, e 4359 Gruppi. Anche a Penne è presente un Gruppo, fondato nell’immediato dopoguerra con la collaborazione del colonnello degli Alpini, in seguito Generale, Giacomo Lombardi, e intitolato al sottotenente Tommaso Cutilli, disperso in Russia. Attualmente il Gruppo di Penne conta circa 130 soci, e si prodiga in numerose iniziative di volontariato. Ne abbiamo parlato con il Segretario Tesoriere, Bruno Ricci, che ha così descritto l’opera degli Alpini pennesi: “Il nostro spirito non è quello di togliere lavoro a coloro che lo fanno per mestiere, ma di impegnarci per realizzare cose che altrimenti non potrebbero essere fatte” Tra le attività del Gruppo Alpini di Penne da menzionare vi sono senz’altro la pulizia della storica fontana dell’ Acquaventina, avvenuta anni or sono, la riverniciatura dell’asilo di San Ciro e la ripulitura dell’orto dell’ex Orfanotrofio, seguendo il sacro motto “ieri in guerra, oggi in pace, sempre utili alla Patria”, dove la Patria, oltre ad essere identificata nell’Italia da essi servita e amata, può essere trovata ovunque qualcuno abbia bisogno di un aiuto concreto e schivo. Vi è anche un momento in cui gli Alpini di Penne coniugano convivialità e solidarietà, e ciò avviene in occasione della tradizionale cena che ha luogo l’ultimo sabato di ogni mese: oltre a ritrovarsi a tavola e a cantare canzoni ormai entrate nella storia patria, come la leggendaria “Era una notte che pioveva”, Bruno Ricci, il Capogruppo Antonio De Febis, il Vicecapogruppo Luciano Bifari e gli altri si impegnano per cause di volta in volta diverse; in uno dei prossimi ritrovi, ad esempio, sarà promossa una raccolta fondi per contribuire all’acquisto del macchinario New Health 9000, rivoluzionario nella cura del diabete, presso il reparto di Nefrologia e Dialisi di Penne, diretto dal dottor Mario Liani, che per primo ha creduto nelle potenzialità del nuovo strumento . Tra le prossime iniziative del Gruppo Alpini di Penne ci pare giusto segnalare il gemellaggio con i Gruppi di Leonessa, di Orsogna e dell’Aquila, dal momento che la maggior parte degli Alpini abruzzesi ha prestato il servizio militare nel 9° Battaglione Alpini “L’Aquila”, il cui motto è “D’aquila penne, ugne di leonessa”, motto che fu coniato dal D’ Annunzio. La cerimonia avrà luogo il 30 Giugno e l’1 Luglio 2012, e nell’occasione verrà posto un cippo in via Battaglione Alpini L’Aquila. Il soggetto della stele sarà determinato da un concorso al quale parteciperanno gli alunni dell’ormai ex Istituto Statale D’Arte di Penne, ai quali, nel corso dii una conferenza pubblica tenutasi l’1 dicembre scorso, i soci del Gruppo Alpino di Penne hanno illustrato la storia e lo spirito del Corpo. A 150 anni dall’Unità d’Italia, lo spirito che consentì imprese eroiche, e di cui leggiamo in classici della letteratura , può essere ritrovato in molti nostri conoscenti, e costituire un esempio per il nostro Paese per rialzarsi con orgoglio ancora una volta.