L’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) è il servizio erogato, dalla Regione Abruzzo, che assiste nella propria abitazione il degente dopo essere stato dimesso dall’ospedale.
Perché scriviamo di questo servizio? Perchè alcuni familiari di nonnine o pazienti di Loreto e di Penne, di mia conoscenza, mi hanno sollecitato di scrivere sulle pagine de Lacerba un articolo in merito al servizio di assistenza per la sua efficienza. Infatti, è doveroso da parte di noi giornalisti non solo denunciare disservizi ma evidenziare anche quelle cose o attività che funzionano. Ma un servizio efficiente dipende anche dal rapporto che si instaura tra il l’erogatore ed il beneficiario: difatti, un professionista sanitario non si limita alla sola prestazione ma instaura con il degente rapporto di fiducia e di stima. Perciò se nei paesi di Loreto, Penne, Farindola e Collecorvino l’ADI riscuote un grande successo tra i cittadini questo è dovuto alla professionalità di Camilla Marzolani, Monica Viola, Alessio Di Domizio e Juliana Tafili tutti collaboratori della Cooperativa sociale Horizon service. Ma come funziona l’ADI? Per prima cosa il medico di famiglia del paziente affetto da parkinson, alzheimer o da una malattia terminale, richiede alle Asl di adoperarsi ad assistere il malato. Subito dopo, l’Asl istituisce una commissione che valuta le prestazioni (medicazioni, prelievi del sangue e gestione alimentazione) da erogare al degente. Per una volta siamo riusciti a raccontarvi di un servizio che funziona e che allieva la sofferenza dei cittadini. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di una lunga fine.