di Annalisa Piermattei
Oggi siamo in compagnia di un autore, Berardo Di Giandomenico che ha recentemente pubblicato un libro molto particolare: “Il lupo. Niente è per sempre”, non un romanzo ma una raccolta di racconti “vissuti” in prima persona. Conosciuto dai cacciatori come il lupo, l’autore ci fa partecipi delle sue emozioni come ad esempio la gioia mista all’inquietudine del suo primo giorno di caccia a soli sedici anni, sotto l’occhio vigile del papà che gli trasmette in modo viscerale questa passione: un legame tra padre e figlio molto complesso che porterà il protagonista a porsi interrogativi e inseguire continue sfide.
Ma chiediamo direttamente a lui …
Berardo parlaci del tuo primo libro “Il lupo. Niente è per sempre”.
Il mio libro è una raccolta di 28 racconti ognuno dei quali nasce da esperienze vissute legate alle mie passioni più grandi: la caccia, la pesca, la ricerca di funghi e tartufi. Ogni racconto è il frutto di emozioni che avevo bisogno di fermare sulla carta. È un viaggio nei boschi, nei mari, nei silenzi della natura ma anche un viaggio dentro me stesso nel tentativo di comprendere meglio ciò che mi circonda e ciò che mi lega alla terra.
Un viaggio emozionale dal quale non emergono solo gratificazioni…
Certo che no. Molte le delusioni che in qualche modo hanno scalfito le mie sicurezze ma al contempo mi hanno forgiato, come accade in natura, facendomi diventare più forte e consapevole. Come titola il libro nulla è per sempre anche se questo è difficile da accettare!
Pubblicare un libro è arduo. Come hai vissuto questa esperienza?
Il mondo dell’editoria oggi sembra avere poco spazio per chi racconta la campagna, le tradizioni e il rapporto autentico con la terra. La natura, nelle sue forme più pure e primordiali, non sempre trova il riscontro che merita. Oggigiorno, seppur facilitati dai media, se non sei un autore affermato il percorso è in salita perché ci sono pregiudizi, poca curiosità e una certa indifferenza nei confronti di queste tematiche.
Nonostante le difficoltà non ti sei arreso. Cosa ti spinge a continuare a portare avanti il progetto?
Credo che seppur in maniera inconscia, queste storie parlino a molte persone non solo ai cacciatori e ai pescatori protagonisti indiscussi del libro. Le emozioni che si provano quando si cammina al mattino in un bosco immerso nel silenzio sono uniche, vivifiche, capaci di rigenerare e temprare l’anima di chi sa “accogliere e ascoltare”.
A chi consiglieresti il tuo libro?
A chi ama la natura in tutte le sue forme, a chi ha il coraggio di perdersi nei boschi o di immergersi nei mari per un momento di contemplazione. A chi conosce il valore delle tradizioni e ha ancora un rispetto profondo per ciò che lo circonda.
Se i lettori volessero acquistare il libro: “Il lupo. Niente è per sempre”?
Chi fosse interessato può contattarmi direttamente o attraverso la mia pagina facebook.
Approfitto per condividere con voi l’evento fissato per il giorno 1maggio, data che mi vedrà protagonista del salotto letterario organizzato a Catignano, Piazza Marconi presso la sala eventi “Spazio Loco” (Storico bar) dove presenterò il libro in tua compagnia e in compagnia di chi vorrà sostenere questo mio nuovo cammino.
Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza e il tuo lavoro. In bocca al lupo per il tuo libro!
Grazie a te, sempre pronta a promuovere i talenti e il nostro bellissimo territorio. Grazie al periodico Lacerba per l’opportunità: che il viaggio nella natura continui!