In ordine di tempo è l’ultimo mio lavoro. Sarà distribuito dopo la sua presentazione. Ruota intorno al Palazzo Ducale e al suo primo proprietario, per secoli lasciato sotto immeritato silenzio. L’edificio, che risale al primo quarto del Cinquecento, fu forse il più grande dell’epoca e fu fatto costruire dalla Camera Apostolica per volontà di un papa della famiglia dei Medici. Passò poi a Margarita D’Austria, le cui sembianze sono state recentemente riprodotte in una mattonella (cm 30 x 30), una ceramica creata dal prof. Paolo De Pamphilis che già in passato produsse altre immagini della Duchessa in concomitanza con il suo IV Centenario della morte.
La mattonella, di mia proprietà, entra nell’ambito culturale – artistico del V Centenario della nascita di Madama, celebrato a Penne il 5 giugno del 1522, patrocinato egregiamente dall’Amministrazione Comunale su iniziativa della Storia Patria Abruzzese. Il Maestro si è ispirato ad una vetrata della Chiesa di S. Giovanni Battista di Gouda nelle Fiandre, opera di Wouter Crabeth, che nel 1562 vi riprodusse le fattezze fedeli di Madama, allora reggente e governatrice delle Fiandre, con i titoli nobiliari al completo: PARMAE AC PLACENTIAE, CASTRIQ(ue) AC PENNAE DUCISSA.
La citata vetrata, resa nota dal compianto prof. Bruno Paglialonga, è la più vera immagine di Madama, che per la prima volta vi appare con la corona ed il titolo di Duchessa di Penne, titolo volontariamente omesso nella targa posta al largo a lei dedicato sotto l’Ospedale. Non è questo l’unico torto che le si fa, non volendosi riconoscere il ruolo importante che la Città ebbe sotto il suo governo. In Penne, chissà per quale motivo, titoli e merito sono disdicevoli, anche quando si tratta di personaggi benemeriti della sua Storia, essendo da noi sensibilità e conoscenza qualità più raffinate che presso i cittadini degli altri paesi europei.
Candido Greco