LORETO APRUTINO – 40 ettari di pannelli fotovoltaici, questa è la grandezza del progetto presentato e sottoposto al vaglio del Comitato regionale di Valutazione Impatto ambientale.
“Formalmente – dichiarano Stefano Allavena, delegato Lipu per l’Abruzzo, Daniele Valfrè, delegato Altura per l’Abruzzo e Pietro Matta, responsabile Energia per Pro-Natura Abruzzo – è stato presentato come se si trattasse di 4 progetti distinti, ma in realtà è uno solo.
Ettari che vengono degradati come ambiente, deturpati come paesaggio e sottratti all’agricoltura, al pascolo, al bosco, alla fauna, oltre all’impatto visivo. Progetti che vengono tranquillamente realizzati dietro presentazione di una semplice dichiarazione di inizio lavori, la cosiddetta Dia, come se si trattasse di ampliare una finestra di casa.
Siamo più che favorevoli alle centrali fotovoltaiche, ma sui tetti di edifici e di capannoni industriali o in zone degradate. Assistiamo invece ad autorizzazioni concesse dalla Regione in zone di grande valore ambientale e paesistico.
Chiediamo linee guida per la produzione di energia da fonti rinnovabili maggiormente attente ai valori dell’ambiente e del paesaggio, che, tra l’altro, costituiscono, se ben gestiti e tutelati, una vera e duratura risorsa economica a vantaggio delle intere comunità locali e non di pochi gruppi economici.”