Bello come la Toscana, ma meno costoso: spinti dalla crisi a cercare mete italiane più economiche, gli anglosassoni scoprono l'Abruzzo.
Per il Daily Mail è una "wonderland" italiana meno conosciuta, che però possiede gli ulivi e i paesaggi così amati dai poeti inglesi.
"Incantata dall'Abruzzo", l'opinionista Amanda Platell racconta del week-end trascorso a raccogliere le olive a Piano Laroma, sul fianco della Maiella. Ne è stata rapita: l'Abruzzo è l'Italia al naturale «non congestionata», «senza la piaga dei turisti» che affolla le città d'arte come Firenze (su scala più modesta, ma senza code e folle), dedito al buon cibo e al buon vino come Roma. Il tutto senza dare fondo ai propri risparmi.
Non una parola al terremoto che ha devastato L'Aquila un anno fa, ma descrizioni romantiche e indicazioni turistiche (bar, ristoranti, mercati, borghi medievali). «Ogni villaggio merita di essere esplorato, perfino le chiese che appaiono più povere e semplici sorprendono con altari del Rinascimento, crocifissi in filigrana, reliquari o affreschi bizantini».
La città preferita dalla Platell è Casoli perché «qui i britannici sotto Montgomery dovettero difendere la loro posizione durante una delle più aspre battaglie della campagna italiana, nel 1943-1944». I tedeschi occupavano Guardiagrele, la linea Gustav passava lì in mezzo agli ulivi. Il cimitero del Commonwealth britannico nella Val di Sangro è un «salutare memento dei sacrifici fatti dalle nostre truppe allora, come oggi, così lontano da casa».
L'immagine finale è però gioiosa: lei che non lo faceva da anni, è stata trascinata a ballare da un'anziana signora del posto in grembiule durante una serata al Castello Ducale di Casoli. «A un certo punto, sembrava che tutta la città fosse lì a ballare e a ridere – soprattutto di me. Ma che notte!» Wonderful Abruzzo.
Tratto dal sito de " IlSole24ore "