PENNE – Esce oggi “Acquaiole”(Cogecstre edizioni), l’ultimo lavoro di Antonio Teodorico che nel giorno del suo 75esimo compleanno offre nuovi spunti di riflessione al suo pubblico sempre più vasto con versi, allitterazioni, aforismi e locuzioni. Si tratta, come egli stesso li definisce, di poesie e giochi di frasi con sottili umorismi. “In effetti sono la sintesi e l’epilogo itinerante di anni nei quali ho voluto provare a scrivere romanzi (nel 2012 “Tra le mura di antiche vie” e quattro anni dopo “L’acacia sotto la torre”), composizioni e ricerche vernacolari sempre incentrati sulla mia amatissima Penne”, commenta Teodorico che per decenni è vissuto a Milano prima di rientrare nel capoluogo vestino. E’ insomma un insolito diario di emozioni quello dell’autore. Un assaggio emblematico della decima fatica letteraria di Antonio Teodorico è PINNENSIS, ovvero un ritratto nudo e crudo su ciò che fu ed ora è Penne:”Lontani da ocra mattoni vibrano emozioni ascoltando dialettali frasi del tempo passato, mentre aromi sparsi nell’aria evocano sapori di antiche pietre. Urla stuprate, sulla nobile storia di grandezze perdute, smarrita identità, svelano rovine della vetusta città, letargo plumbeo, per generazioni indegne verso antenati remoti…”. “Un pensiero lo rivolgo al professor Amleto Di Nino, già sindaco di Penne, che fu mio docente di lettere”.
B.Lup