SI TINGONO DI VIOLA I CANTIERI DELL’IMMAGINARIO
Questa sera, a L’Aquila, Viola Graziosi sarà Ofelia

Con “Offelia Suite, alluvione amorosa per attrice e scenografie sonore”  Trilogia del Femminile, proposta dal Teatro Stabile d’Abruzzo per I Cantieri dell’Immaginario, in scena sabato 13 luglio, alle ore 19.00, Auditorium del Parco, L’Aquila. Protagonista l’immensa attrice Viola Graziosi, figlia dell’indimenticato Paolo Graziosi, diretta da Graziano Piazza, da quest’anno Direttore Artistico del Teatro Stabile di Catania.

Ofelia – spiega Graziano Piazza – è l’innamorata che si dissolve nel suo stesso amore. Eroina dell’Amleto di Shakespeare la vediamo amare fino a impazzire per consunzione. Nella sua ultima apparizione canta, regala fiori e dice frasi sconnesse, finché sarà la Regina a raccontarci la sua morte per annegamento. Cosa accade a questa donna nel tempo Off della scena, quando libera da ogni vincolo, si perde nella natura fino a lasciarsi cullare dal fiume che tracima nel labirinto di voci e personaggi che la abitano, di suoni e canti e parole in tutte le lingue di suo padre, Laerte, Amleto, Gertrude, e della sua stessa madre assente nella tragedia, come echi di una rappresentazione senza fine? Un viaggio nell’immaginazione che supera ogni limite e riesce a manifestarsi in tutte le cose. Ofelia ricerca le ragioni del suo amore fin sopra a quel ramo che si spezza, fino all’acqua che la contiene, di cui è composta come tutte le cose, come la natura stessa della follia di vivere: dormire, sognare forse, fino a dissolversi e scomparire…in questo viaggio interiore come un lungo canto in cui ritroviamo la nostra esperienza amorosa”.
La riscrittura di questo famosissimo personaggio elisabettiano porta la firma di Luca Cedrola, attento al tessuto connettivo della nostra contemporaneità, che mette in atto un teatro di poesia alla ricerca del valore emotivo ed evocativo delle parole.
L’opera musicale che Arturo Annecchino, musicista e compositore di fama internazionale, ha intessuto attorno alle parole, crea un vero e proprio paesaggio, una scenografia sonora, capace di modificare il contesto stesso della figura shakespeariana, cambiandone le prospettive, i punti di vista, facendoci cogliere risvolti inconsueti, vertigini e crepe della follia, della gioia e del dolore di Ofelia.
Le elaborazioni sonore di un artista poliedrico come Michele Fiori creano l’opportunità di esplorare nuove esperienze acustiche, anche tramite la riproduzione olofonica e le sue risonanze emozionali. Una Produzione Teatro della Città .
La “Trilogia” si chiude domenica 14 luglio con “Aiace”, sempre alle 19.00. I biglietti possono essere acquistati singolarmente o in abbonamento su CIAO TICKETS

 

FESTIVAL DANNUNZIANO: IL COLORE VIOLA (NTE) DEL MITO DI CLITEMNESTRA Una serata di memorabile teatro all’Aurum di Pescara

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This