SANITA’: UNO STRANO CASO DI CUORE

Abbiamo ricevuto – dice Marco Marsilio candidato presidente alla Regione Abruzzo per il centro destra – una sorprendente lettera della direzione dell’azienda sanitaria locale, con la quale è stato impedito all’On. Giorgia Meloni, di visitare il nosocomio e, quindi, di svolgere una delle prerogative dei parlamentari della Repubblica.

Non abbiamo voluto forzare la mano, ma certo nessuno può impedirci di pensare che questo atteggiamento ostruzionistico nasconda il timore che due parlamentari possano toccare con mano i reali problemi che i cittadini-utenti lamentano rispetto al servizio sanitario regionale e in particolare all’interno dell’ospedale di Penne”.

Dei tanti problemi e servizi sospesi che ci sono all’ospedale di Penne, ve ne è uno in particolare che desta curiosità e preoccupazione: l’Unita Complessa di Cardiologia è stata chiusa senza sapere il destino di quello che ne rimane (oggi vi è solo il servizio), mentre presso il presidio di Popoli, dal 2015, dove non c’è nessuna struttura cardiologica (negli atti aziendali non compare alcuna unità né semplice né complessa di cardiologia), vengono utilizzati due dirigenti cardiologi.

Sembra, che fino allo scorso anno, hanno prestato servizio tre cardiologi di cui due caricati presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia di Pescara, pare senza alcuna forma scritta, ed un Dirigente di struttura “semplice” di Riabilitazione Cardiologica che non risulta in alcun atto aziendale né organigramma.

Di conseguenza, il sabato pomeriggio, la domenica e tutte le notti della settimana, vi è una reperibilità dei dirigenti di Cardiologia di Pescara e Penne, presso l’Ospedale di Popoli su un posto, che non può essere che definito “fantasma”.

L’ospedale di Popoli si trova a cinque minuti da quello di Sulmona, mentre dista a quindici minuti dal policlinico di Chieti. Penne, soprattutto nel periodo invernale, sconta una criticità assistenziale notevole vista la distanza con Pescara e la viabilità complicata.

E’ d’obbligo a questo punto, che Stefano Boccabella, direttore del distretto sanitario di Penne, chiarisca la situazione su un tema di pubblico interesse, anche in relazione alle corrette informazioni da fornire ai pazienti ma anche per il personale afferente e gli aspetti legali ed assicurativi allo stesso legati.

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