Rustiko contro Risiko. Il Canada all’attacco del mondo rurale abruzzese

LORETO APRUTINO – I trattori e le mietitrebbie abruzzesi di Rustiko, contro i carri armati di Risiko.

Battaglia a suon di carte bollate, tra la multinazionale canadese Spin master, proprietaria dei diritti d’autore del gioco di strategia militare famoso nel mondo con il nome di Risiko, e Gregorio Angelucci residente a Loreto Aprutino, autore nel 2009 di un altro gioco da tavolo: Rustiko.

Sempre più appassionati si cimentano, con Rustiko, a conquistare l’Abruzzo, diviso in 43 territori, con le mietitrebbie e trattori, pescando dal mazzo di carte, dopo aver lanciato i dadi, la pècure, la pecora, lu pitilive, la pianta di ulivo, lu travocche, il trabocco, e sopratutto il jolly, contrassegnato dalle rrustelle, gli arrosticini di pecora.

Risiko e Rustiko due giochi simili, motivo per questo che ha spinto i legali della multinazionale Spin Master ad avviare un’offensiva per presunto plagio, rispedita senza complimenti al mittente da Gregorio Angelucci, che commenta con il suo legale, Massimo Di Muzio, del foro di Chieti, che di nessun plagio si tratta, ma solo di un’ispirazione ad un gioco di strategia esistente e che la norma consente

“Il gioco – racconta Gregorio Angelucci – me lo sono inventato nel 2009, il primo prototipo ha visto la luce nel 2013, nel 2015 ho iniziato una produzione casalinga, le pedine erano realizzate in legno, una per una, come artigianale era il campo da gioco, le carte e tutto il resto. Rustiko ho cominciato a venderlo nei mercatini dell’artigianato, e l’idea ha avuto successo. Così ho deciso di fare le cose sul serio: ho depositato il marchio ad ottobre 2016 e l’Ufficio marchi e brevetti ha dato valutazione positiva nel luglio 2017. Ora di confezioni ne vendo a centinaia, in Abruzzo è nato un vero proprio fan club, e la cosa, da abruzzese verace, mi riempie di orgoglio. Non mi arricchisco di certo, sono davvero una piccola realtà, ma sono felice anche di smitizzare i linguaggi bellici di altri giochi di strategia militare, e di continuare ad usare materiale ecologico, le pedine ad esempio ora le produco con amido di mais, coniate da una stampante 3d che ho acquistato”.

Angelucci si è però detto disponibile, per chiudere l’increscioso episodio, a trattare l’eventuale acquisto del suo marchio da parte della Spin master, che a sorpresa a gennaio ha offerto 3 mila euro per cambiare la “K” di Rustiko con la “C”.

“La mia risposta è stata che per una ‘C’ volevo non meno di 20 mila euro”, rivela Angelucci.

Richiesta forse un pò troppo esosa, per una sola lettera?

“Assolutamente no – assicura Angelucci – modificare il logo significherebbe per me gettare nel cassonetto tutte le confezioni che ho in magazzino, e sopratutto dovrei cominciare da capo con l’azione di marketing e promozione, tenuto conto che il marchio si sta pian piano affermando”.

A febbraio arriva i legali della Spin master offrono, a sorpresa, 7 mila euro, ma per cancellare tutto il logo, e sostituirlo con un altro completamente differente.

Scontata la risposta dell’agguerrito Angelucci: “Se per una ‘K’ ho chiesto 20 mila euro, fatevi voi i conti su quanto dovrei chiedere per le altre sei lettere del mio Rustiko…”

Non scoraggiati dalle risposte negative di Gregorio Angelucci, i legali della Spin master hanno dunque a marzo formulato l’ultima proposta: nessuna offerta economica, ma l’intimazione di aggiungere almeno una scritta che caratterizzi Rustiko. Ad esempio, “battaglia di trattori in Abruzzo”, o una cosa del genere.

“Mi hanno dato tre mesi di tempo per decidere – spiega Gregorio Angelucci – ma non credo che accetterò. Non voglio obbligarmi ad un nuovo investimento molto oneroso, anche in questo caso dovrei infatti rinnovare tutte le confezioni ”.

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