PIU’ MOVIDA PER TUTTI

PENNE – Per divertirsi serve più tempo, ovvero più di quella notte a settimana consentita da tre anni a ogni pub e locale notturno cittadino. Insomma, con l’estate alle porte la movida pennese reclama regole meno severe.

 

Se ne fa portavoce parte della maggioranza. E’ il gruppo di “Sinistra ecologia e libertà” a chiedere infatti maggiore elasticità al sindaco Donato Di Marcoberardino. Una sua ordinanza, firmata nel 2007, impone infatti a ciascun operatore di poter organizzare trattenimenti musicali per non più di una volta a settimana fino ad un massimo di venti giornate l’anno. “In tempi di crisi sarebbe un riconoscimento – sostengono Matteo Tresca e Guglielmo Di Paolo – all’importante ruolo sociale ed economico svolto dagli operatori del settore, a Penne piuttosto numerosi, la cui presenza contribuisce efficacemente alla valorizzazione turistica, all’animazione ed alla sicurezza”. Se ci si può divertire in loco, è il ragionamento, i giovani non sono costretti a mettersi in macchina per raggiungere altre città correndo il rischio di incidenti. “In questi tre anni-aggiungono i due consiglieri della sinistra-non si sono verificati episodi di disturbo della quiete pubblica e dunque non si giustifica un numero limitato di eventi”. La richiesta è destinata a far discutere ad un anno dal voto per il sindaco. Tresca e Di Paolo sono attivi anche nel difendere l’acqua pubblica. Anche oggi a porta San Francesco raccolgono firme per i tre referendum promossi dal Forum per i movimenti italiani. Il 31 marzo il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per riconoscere l’acqua come bene comune e il servizio idrico integrato privo di rilevanza economica.

 

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