Pianella: Marinelli (PdL), riscossione tributi allo sbando

PIANELLA – “Mentre continua inarrestabile il flusso dei decreti ingiuntivi che arrivano oramai quotidianamente, da un mese la società Ris.co s.r.l., che dovrebbe curare la riscossione dei tributi per il Comune di Pianella non riversa le somme che incassa all’Ente e non provvede all’invio dei bollettini di pagamento dei tributi.”

Lo riferisce con una nota il capogruppo della minoranza in consiglio comunale, Sandro Marinelli, il quale spiega che “Siamo nella paradossale situazione per la quale da una parte la Ris.Co. S.r.l., società partecipata dal Comune di Pianella, per non meglio precisati problemi legati ad un cambio di programmi informatici, da un mese non svolge alcuna attività e dall’altra il Comune di Pianella che deve far ricorso all’anticipazione di cassa presso la Caripe per un milione e quattrocentomila euro, pagando tassi di interesse elevatissimi”. “Ancora una volta l’inadeguatezza delle scelte di D’Ambrosio e della sua maggioranza, meritevoli di aver fatto subire al comune di Pianella persino il pignoramento dei beni comunali, si ripercuotono sulle tasche dei cittadini, costretti a sobbarcarsi il maggior onere degli interessi solo per la loro cronica incapacità di far funzionare la riscossione dei tributi e senza che nessuno si preoccupi di fare qualcosa per rimediare a tale situazione”. “La vicenda assume connotati di maggiore gravità – continua Marinelli – se si pensa che ai cittadini non viene data alcuna possibilità di programmare il pagamento dei tributi, poiché deve ancora essere inviato il ruolo suppletivo TARSU 2012 con il quale lo scorso novembre la giunta D’Ambrosio ha aumentato del 35% con effetto retroattivo la tassa sui rifiuti che era già stata pagata e che, con singolare cronologia, verrà inviato con ogni probabilità solo dopo le elezioni di maggio insieme con tutti gli altri pagamenti rendendo evidentemente difficoltoso per i cittadini l’adempimento”.“Ci auguriamo – conclude il consigliere – che tra pochi giorni si riesca a mettere definitivamente da parte questo modo antieconomico di amministrare la cosa pubblica che genera solo caos, disservizi e sperpero del denaro dei cittadini.”

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