PIANELLA: IL VIAGGIO NELLE BANDE MUSICALI
IL MAESTRO LITTORIANO LUCIANI

Il Maestro Luciani Littoriano nasce a Pianella il 28/11/1938. Inizia a studiare il clarinetto in giovane età, stimolato dall’ascolto delle formazioni bandistiche che aveva avuto modo di ascoltare ma soprattutto dalla passione del padre, Artemisio Luciani, per la musica bandistica e suonatore di flicornino, della prima banda di Cerratina, costituitasi a cavallo delle due guerre mondiali, nonché elemento della filarmonica cittadina come suonatore di chitarra. Littoriano, in considerazione delle ristrettezze economiche del periodo post-bellico, ebbe il suo primo clarinetto in prestato proprio da uno di quei componenti della Banda musicale di Cerratina, e precisamente dal Sig. Mario Bufarale
Inizia gli studi musicali seguito all’inizio dall’amico paesano Ugo Guidone e soprattutto dal cognato di questi, Lucio D’Urbano, maestro di clarinetto.
Viste le capacità, l’impegno e l’interesse nonchè l’attitudine nei riguardi di questo strumento, fu indirizzato, per proseguire gli studi, dal Maestro Aldo Settimi, primo clarinetto della celeberrima banda di Chieti degli anni trenta e docente di clarinetto nel nascente Conservatorio di musica “Luisa d’Annunzio” di Pescara (a quei tempi ancora Liceo Musicale).
Allievo brillante, inizia l’attività bandistica all’età di dodici anni, come secondo clarinetto, nella “Prima Banda Musicale” di Casalincontrada (sovente lui ricordava quella prima esperienza affermando che, per rimanere in quella banda, dovette sostenere un provino di idoneità; chi non lo superava veniva mandato dall’amministratore che gli dava un rimborso spese per sostenere il viaggio di ritorno).
A soli venti anni inizia la carriera di “Primo Clarinetto Concertista” nelle prestigiose formazioni bandistiche d’Abruzzo e Puglia; da ricordare le bande di Pescara, Lanciano, Canosa di Puglia, Carovigno, Castellana Grotte. Professionista scrupoloso nel curare l’aspetto artistico musicale ed estetico del gruppo dei componenti la sezione dei clarinettisti della banda (a quei tempi la classe di clarinetto era formata da dodici elementi: sei primi e sei secondi).
Si occupava anche della messa a punto delle funzionalità tecniche e meccaniche dello strumento, suo e dei suoi colleghi componenti la classe di clarinetto (saper gestire le funzionalità tecniche dello strumento era di vitale importanza, considerato che le bande si spostavano nelle varie città e la stagione concertistica iniziava a marzo e terminava a ottobre, per cui non si avevano a disposizione tecnici qualora lo strumento necessitasse di riparazione).
Difatti nel periodo invernale, di riposo dalla stagione bandistica, allestì nella sua abitazione un laboratorio dove esercitava il suo talento nella riparazione dei clarinetti; molti clarinettisti, anche da fuori regione, si recavano da lui per farsi sistemare lo strumento. A fine anni ’60 riprende gli studi in Conservatorio, diplomandosi sempre sotto la guida del Maestro Aldo Settimi.
Congiuntamente alla professione bandistica, iniziò a svolgere attività sia concertistica con varie formazioni cameristiche che d’insegnamento.Nel 1972 gli venne affidato dall’ANBIMA (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome), un ente che promuoveva a livello nazionale la formazione strumentale bandistica, l’incarico di istruire gli allievi a Città Sant’Angelo.
Congiuntamente alla scuola dell’ANBIMA, ebbe i primi incarichi come docente nella Scuola Media. In questi anni, causa il progressivo aggravamento dei sintomi della patologia polmonare che negli anni precedenti lo aveva inesorabilmente colpito, dovette ridimensionare di molto, a malincuore, l’attività musicale concertistica.
Nel 1978 fu chiamato alla docenza della cattedra di clarinetto al Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, incarico che ricoprirà fino al 1981 quando, sfortunatamente, l’aggravarsi della malattia non gli permise più di svolgere nessuna attività lavorativa.
Si spense il 30 settembre 1982 all’età di 43 anni.
Padre e marito esemplare, sempre attento ai bisogni della famiglia e all’educazione dei figli, cui ha lasciato retaggio di virtù e valori.
DA RICORDARE
• Il rilevante impegno per arricchire la cultura artistico-musicale nel proprio territorio comunale.Noi attuali musicisti possiamo considerarci “figli” del suo esempio educativo e musicale.
• Nel 1978 fu chiamato dall’associazione bandistica della Città di Pianella per ricostruire la banda cittadina e qui contribuì alla formazione musicale di tanti giovani che poi hanno condiviso la passione e lo studio per intraprendere l’attività professionale di musicista e d’insegnamento.
• Tra il 1979 e il 1980 fondò a Cerratina un coro folcloristico che ebbe molto seguito tra la cittadinanza.
• Ancora oggi viene ricordato dai suoi allievi, colleghi e dai tanti che l’hanno conosciuto e apprezzato come musicista e, soprattutto, per le sue qualità umane, rimanendo nel cuore di tutti.
Note  Si ringrazia per le notizie Artemisio Luciani figlio dell’indimenticabile Maestro
Remo Di Leonardo

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