Emilio Rivela fu uno dei più grandi maestri concertatori del XIX secolo. Nacque a Salerno il 17 novembre 1871, apparteneva ad una famiglia di musicisti: suo padre, di origine palermitana, fu allievo del Maestro Mercante.
Emilio studiò al Regio Conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli con Costantino Palumbo e Giuseppe Martucci (pianoforte), Camillo De Nardis e Paolo Serrao (armonia e composizione). A 18 anni, completato il ciclo di studi, divenne prima direttore della Banda del Riformatorio V.E. di Napoli e successivamente della banda di Torremaggiore1 (Foggia).
Il 10 marzo 1897 fu chiamato per dirigere la Banda di Acquaviva delle Fonti, pochi giorni dopo la partenza rocambolesca del Maestro Riccardo Costantini per raggiungere Pianella (1897-1902), come riportato nel libro La banda musicale di Pianella, origini, successi, prospettive future (2013).
Il 2 luglio 1898, al Teatro Alfieri, ottenne un grande successo con un’ottima esecuzione dell’opera obbligatoria Saul, ouverture(1867) di Antonio Bazzini (1818-1897) che valse il primo posto e l’ambita coppa per la banda pugliese. Una gara fra i complessi più rinomati nel mondo bandistico per la Esposizione Generale Italiana di Torino nel 50° anniversario dello Statuto Albertino. Parteciparono infatti ben 156 bande: la Banda Repubblicana di Parigi, la Banda dei Carabinieri di Roma, la Banda Municipale di Venezia, Pisa, Voghera, Cuneo e molte altre compagini affermate.
Una vittoria che diede luce al mondo bandistico dell’Italia del Sud con un valido rappresentante: Emilio Rivela. Al ritorno in Puglia i bandisti entrarono in paese tra grandi acclamazioni di folla suonando la marcia Diavoli Rossi di Emilio Rivela. Il Rivela fu un grande amico di Camillo de Nardis, al quale fece ascoltare, al “Gambrinus” di Napoli, il pezzo “Scene abruzzesi” con grande soddisfazione del compositore abruzzese.
Il 10 maggio 1902, dopo la festa di S. Nicola di Bari, invitato insistentemente da un manager americano il Rivela partì per New York per dirigere una banda italiana: “Royal Italian Band”. Colpito da una grave malattia invalidante, rientrò in Italia, passando dapprima a Salerno per poi tornare con nostalgia alla sua amata cittadina pugliese.
Oltre a molte marce sinfoniche, tra le quali: I Diavoli Rossi e Torino, eseguite dalle bande da lui dirette e da altri complessi artistici, il compositore ha anche pubblicato, a cura dell’editore Izzo di Napoli, molti pezzi per pianoforte:
L’Abruzzo e la Puglia hanno dato molto al panorama bandistico nazionale e frequenti furono gli scambi culturali. Molti artisti si spostavano per emergere e cercare un contratto più vantaggioso tra le molte cittadine abruzzesi e pugliesi. La figura di Emilio Rivela è legata al paese vestino nel ricordo della banda musicale di Torremaggiore (FG), diretta anche dal Maestro Luigi Marchetti sul finire dell’Ottocento e della banda di Acquaviva delle Fonti, diretta da Riccardo Costantini, approdato a Pianella per rilanciare la banda dei Diavoli Rossi. È chiaro che il nome dei Diavoli Rossi e la fama artistica della banda abruzzese destarono grande curiosità nel maestro campanoe furono oggetto di ammirazione oltre ogni campanilismo.
IL 21 maggio 1923, a New York, ci fu la registrazione audio I Diavoli Rossi, marcia eseguita dall’Italian Royal Marine Band,diretta dal Maestro Salvatore Minichini per la casa discografica “Victor”. Nel 1927 un’altra etichetta musicale Columbia ripropose con registrazione elettrica il famoso pezzo composto dal Rivela.
Morì il 3 dicembre 1937 ad Acquaviva delle Fonti, dove gli è stata intitolata una via,
Nota bibliografica
Bibliografia generale
Marino Anesa, Dizionario della musica italiana per banda – Biografie dei compositori e catalogo delle opere dal 1800 al 1945,Bergamo, 1993.
Alessandro Morelli, La banda musicale di Pianella, origini, successi, prospettive future, Penne, 2013.